Arriva “King of Nothing”, lo sguardo dei Crohm sul regno dei sovrani del nulla
Malgrado non la si percepisca dal clima, è primavera e pure effervescente per la scena musicale valdostana. La stagione, oltre al singolo d’esordio degli Onivà, porta infatti con sé il nuovo album dei Crohm, la band metal che i frequentatori della sala prove del “Progetto Giovani” negli anni ’80 ricorderanno aver mosso i primi passi proprio nei locali di via Antica Zecca.
S’intitola “King of Nothing” e sarà presentato in due diversi appuntamenti. Il primo, virtuale, sul sito tedesco Metal.de, alle ore 16 di oggi, giovedì 2 maggio. L’altro – in ossequio alla filosofia “artista che non suona dal vivo, non esiste” cara al gruppo – alla biblioteca “Ida Desandré” in viale Europa ad Aosta, dalle 18 di domenica prossima, 5 maggio, dove i Crohm proporranno interamente l’album in concerto. Ospiti della serata i Black Phantom di Milano, storicamente legati da amicizia alla formazione aostana.
“King of Nothing” (undici brani, per 48 minuti di musica) sarà disponibile su tutti gli store digitali e nei negozi da domani, venerdì 3 maggio. Il “fil rouge” che lo percorre è l’esplorazione dell’animo umano, quando si trova a riflettere sulle proprie esperienze. E’ ovvio che, a maggior ragione parlando di un lavoro metal, lo sguardo sia disincantato e il bilancio interiore non sia a base di quante auto, case, conti correnti o incarichi un individuo è arrivato a possedere, perché tutto ciò costituisce criterio materiale ed effimero, unità di misura del nulla.
La visione dei Crohm, tuttavia, non è a senso unico pessimistico, prova ne è anche l’inclusione tra le tracce di canzoni d’amore come “A Light Breeze” e “The Sense of Existence”. Quanto a ciò che, per ora, si è potuto sentire, parliamo della title track, pezzo dal sapore heavy classico, che rimanda ad alcune espressioni più genuine del genere di fine anni ‘80/inizio ’90 (perché è esistito un tempo in cui gli Iron Maiden suonarono al “concertone” del 1° maggio), e dell’altro singolo “Make Your Bed And Lie In It”, dal gusto più incline al trash, per quanto nel caleidoscopio stilistico dei Crohm ogni classificazione risulti azzardata.
Se la vita è fatta (anche) di pause, dopo la prima parte del suo percorso, dal 1985 al 1988, la band se n’è presa una, finita nel 2014 (complice fu l’entusiasmo visto nel pubblico della rimpatriata “Ottantavoglia di rivederci” organizzata in quell’anno alla Cittadella dei Giovani). La line-up si è rinfoltita, da quel momento, con il batterista Fabio Cannatà (classe 1984) ad aggiungersi ai componenti storici Sergio “Satana” Fiorani (voce), Claudio “Zac” Zanchetta (chitarra) e Riccardo Taraglio (basso).
Dalla “rinascita”, il gruppo ha inciso “Legend And Prophecy” (2015), “Humanity” (2017), “Failure In The System” (2020) e “Paindemic” (2021). Una produzione a cui si è affiancata una intensa attività live, con oltre 50 show e la partecipazione alle finali nazionali di Arezzo Wave 2020, in cui la band rappresentò la Valle d’Aosta. “King of Nothing” è stato registrato all’inizio di quest’anno al TDE Studio di Saint-Christophe, mentre mix, digital editing e mastering sono stati eseguiti all’Audiocore Studio di Fontevivo (Parma).
Il progetto grafico dell’album (aspetto che ha la sua valenza, quando si parla di metal) porta la firma di Pier Francesco Grizi, assieme ai Crohm. Sempre il professionista valdostano ha curato la realizzazione del concept visuale (che ruota attorno al sovrano del nulla e ad altre figure che popolano altri brani) e delle foto della band (se siete “nostalgici” del supporto da toccare e consultare durante l’ascolto, sappiate che è previsto anche il cd in digipack). I due video dei singoli sono opera del Miriade Creative Studio di Milano.
Come per ogni uscita di un loro lavoro, i Crohm scelgono di contribuire a progetti benefici: in questo caso hanno deciso di donare a “Il Richiamo del Bosco”, una realtà educativa di apprendimento esperienziale a contatto con la natura della Valle d’Aosta per bambini dai 3 agli 11 anni. Un investimento sul futuro, nell’auspicio che nei bilanci individuali ci siano sempre meno Sovrani del nulla e sempre più persone consapevoli e coerenti.