Bacharach a Bard, tutto esaurito per il grande compositore pop

09 Luglio 2011

Un sorriso smagliante, un pianoforte, tre cantanti e una piccola orchestra di tastiere, violino, tromba, sax, batteria e chitarra. Così si è presentato al pubblico ieri sera Burt Bacharach, pianista e compositore che si “nasconde” dietro un numero incalcolabile di successi musicali, come Walk on by o I Say a Little Prayer.
Bacharach ha aperto la seconda edizione della rassegna “Musicastelle in Blue”, la cui direzione artistica è affidata al noto locale milanese Blue Note. Nonostante la minaccia di maltempo Il concerto, tenutosi all’aperto, nella piazza d’armi del Forte di Bard, ha registrato un incoraggiante tutto esaurito. Dopo aver salutato e ringraziato il pubblico in un gentile grammelot anglo-francese, Bacharach ha diretto o accompagnato al pianoforte la sua compagnia, che ha interpretato molti dei più grandi successi del songwriter statunitense. Burt Bacharach, che ha esordito giovanissimo come pianista di Marlene Dietrich, è noto soprattutto per aver scritto canzoni per Dionne Warwick, la sua interprete d‘eccellenza, ma anche per Stevie Wonder, Patti LaBelle, Elton John, Aretha Franklin e perfino i Beatles, e per le colonne sonore di vari film.

La collaborazione con il Blue Note prosegue per nove giorni. Il secondo concerto è previsto per stasera, 9 luglio, con gli Incognito, pionieri dell’acid jazz britannico. Martedì 12 luglio, spazio a Brad Mehldau e Joshua Redman Duo, pianoforte e sassofono, icone del jazz moderno, e poi, mercoledì 13 luglio, a Manhattan Transfer, quartetto vocale che naviga nelle acque del pop e del jazz. Dopo un giorno di pausa venerdì 15 luglio si riparte con Chick Corea e la sua formazione Return to forever, composta da Stanley Clarke, Lenny White, Jean-Luc Ponty, Frank Gambale.
Infine, sabato 16 luglio il gran finale in salsa Rhythm & Blues: l’original Blues Brothers Band sale sul palco montato in cima al Forte per proporre tutti i brani che consacrarono il successo della pellicola cult con John Belushi e Dan Aykroyd,
 

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