Brunori Sas incanta Champorcher
“Non avrei mai fatto tutto questo cammino per me“. La realtà è che, invece, a fare quel cammino, sono stati tanti, perché Brunori Sas si è confermato anche sabato 11 luglio, uno dei nomi più interessanti del panorama della canzone italiana.
Melodie e testi perfetti anche per una location fuori dal comune come quella di Créton, nella magnifica valle di Champorcher, dove l’eco delle montagne ha accompagnato quasi due ore di concerto, con un pubblico che ha accolto e coccolato il cantante anche quando “per colpa della polenta e cervo”, qualche pezzo di canzone sfuggiva e volava via. Dai pezzi più conosciuti come “L’uomo nero” o “Come stai” ad alcune chicche come “Diego e io”, il concerto ha riportato un po’ del primo Brunori Sas sul palco, ma a farla da padrone è stato il suo ultimo lavoro “Cip!” che è valso al cantante il Premio Tenco 2020 (“Arrivederci Tristezza”, “Anche senza di noi”, “Cip!”). Spazio anche per la bellissima colonna sonora che Brunori Sas ha composto per il film L’ospite, diretto da Duccio Chiarini nel 2018.
Il concerto, inserito nella rassegna Musicastelle Outdoor, ha registrato il sold out, ma c’era da aspettarselo visto il numero limitatissimo di posti (mille, ndr) e per un nome come quello di Dario Brunori che, da ormai più di 10 anni, racconta l’amore, le paure, il mondo italiano con un talento raro, lo stesso che lo contraddistingue quando, sul palco, intrattiene il pubblico e i momenti di scambio diventano quasi più preziosi delle sue canzoni.
“Ripartire così è una meraviglia – sottolinea il cantante calabrese -, so che suona retorico dirlo, ma è così, questo posto è stupendo“. Spazio anche per una parentesi sulla situazione attuale del mondo della musica, uno dei più colpiti dal post emergenza e sul quale il cantautore si esprime senza mezzi termini, ma con la gentilezza che lo contraddistingue fuori e sul palco: “C’è gente che preferisce insinuare la paura, che vorrebbe che tutti gli eventi venissero fatti dietro a uno schermo, ma gli eventi non possono diventare quello, bisogna fermare la deriva dello stare chiusi in casa e della paura a tutti i costi”.
Accompagnato da Mirko Onofrio e Stefano Amato, Brunori si conferma uno dei grandi nomi del cantautorato italiano, in grado di suscitare nello stato d’animo di chi ascolta, nello stesso momento e con la stessa canzone, l’allegria e la tristezza, l’amore e il fastidio, sempre con delicatezza, senza strafare, perché quando qualcosa è bello la maggior parte delle volte è anche semplice. Come la sua musica.
Il prossimo appuntamento con la rassegna è quello di sabato 18 luglio, a Gressoney-La-Trinité, con Elodie.