Cinema, a Brusson si gira “Le Otto Montagne”. Le riprese andranno avanti fino a lunedì
Un’Aprilia da trial bianca e rossa è parcheggiata di fronte a un gazebo. È in prossimità del Bar “La Boule”, nel centro di Brusson. Il telaio è zuppo.
Così sono iniziate le riprese in interna del film “Le Otto Montagne” diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Tratto dall’omonimo e pluripremiato romanzo di Paolo Cognetti, non vedrà la fine delle riprese prima di fine novembre.
La giornata è fosca e la produzione altrettanto, per quanto riguarda i dettagli relativi a cast e riprese. Tra gli interpreti spiccano i nomi di Alessandro Borghi e Luca Marinelli – nei panni di Bruno e Pietro – i protagonisti, nonché quelli di Filippo Timi ed Elena Lietti.
Si gira all’interno del bar, di cui per altro, per l’occasione è stata sostituita persino l’insegna.
Un’atmosfera anni ’80 aleggia nel centro di Brusson. Le innumerevoli comparse affollano il dehors del Bar “la Boule” dalle 12. Alcuni sono in tenuta da manovale. Tra di loro si scorge quello che parrebbe l’interprete di Bruno, uno dei due protagonisti, in età adolescenziale.
Il ragazzo indossa una canottiera beige, dei jeans azzurri, degli scarponi da montagna scamosciati e un paio di guanti gialli che gli sbucano dalla tasca. L’interprete di Pietro porta invece una maglia bianca a strisce rosse orizzontali, un maglione rosso legato sulle spalle e un paio di jeans chiari. Un altro gruppo di comparse è invece vestito con un abbigliamento anni ’80 e fuma in compagnia nell’attesa di entrare nel locale. All’interno si gira una scena scoppiettante e movimentata.
La giornata non è particolarmente fortunata per quanto riguarda il meteo. Dopo un paio d’ore dall’inizio delle riprese inizia infatti un fragoroso temporale. Va avanti a piovere fino alle 16, per poi riprendere copiosamente dopo le 17. Per le 18, dopo uno scatto del fotografo ufficiale agli interpreti di Bruno e Pietro, le riprese volgono al termine.
E Brusson cosa ne pensa?
I curiosi di fronte al set sono numerosi, molti sperano che questo film possa portare una vera svolta al turismo locale. Alcuni sperano che si possa far riscoprire un modo genuino di vivere la montagna, come quello descritto da Cognetti nel suo romanzo.
Anna Sparviero, genovese in vacanza a Brusson, spera che possa ricrearsi un’atmosfera simile a quella che ha caratterizzato il festival “Il richiamo della Foresta”, Qui, la sottile linea di confine tra l’amore per l’arte, per la letteratura e per la montagna finiva per decadere.
Saranno mesi densi di intenso lavoro per la troupe di “Le Otto montagne”, che resterà in regione fino a lunedì. Le riprese continueranno poi a Torino. Si tornerà a girare in Valle d’Aosta solo verso la metà di agosto, e fino a fine mese.
A novembre verranno invece girate alcune riprese che comprenderanno esclusivamente i protagonisti. Dunque, manca ancora un bel po’ di tempo all’uscita del film. Chiunque non lo abbia ancora fatto, avrà quindi la possibilità di leggere e assaporare il capolavoro di Paolo Cognetti e di innamorarsi, come l’autore prima di lui, dei suggestivi panorami della Val d’Ayas.