Sono sei le pellicole in corsa per gli Oscar della montagna al Cervino CineMountain 2024

24 Giugno 2024

Saranno sei le pellicole a contendersi il Grand Prix des Festivals Conseil de la Vallée, l’Oscar del cinema di montagna, nella XXVII edizione del Cervino CineMountain, che alzerà il sipario il prossimo 27 luglio ai piedi della “Gran Becca”.

I sei film candidati sono stati scelti tra i vincitori dei più importanti festival dell’International Alliance for Mountain film. Alla giuria internazionale – formata quest’anno da Giorgia Priolo, Roberto Cavallini e Aleksandar Zarapchiev – spetterà ora il compito di scegliere il migliore.

Da ventisette anni il Cervino CineMountain, il festival internazionale del cinema di montagna più alto d’Europa assegna il Grand Prix des Festivals Conseil de la Vallée, ormai riconosciuto come l’Oscar di settore, il più atteso tra i premi che saranno attribuiti alle varie categorie del Concorso Internazionale.

Scelte dal selezionatore Gian Luca Rossi e dai direttori artistici Luisa Montrosset e Luca Bich, quest’anno saranno le sei pellicole candidate – già vincitrici di festival di montagna in giro per il mondo e tutte appartenenti all’IAMF – offrono una panoramica ricca e variegata delle molteplici relazioni tra l’uomo e la montagna.

“Attraverso le lenti dei cineasti, sarà possibile farsi trasportare in un mondo dove la natura non è solo un palcoscenico spettacolare, ma anche una forza potente che influenza e ispira le nostre esistenze – si legge in una nota del Festival –. Che si tratti di denunciare il cambiamento climatico, celebrare le avventure più epiche o esplorare la solitudine delle vette, questi film invitano a riflettere sulla nostra connessione con il pianeta e sul nostro posto in esso”.

I sei film in corsa per l’Oscar del cinema di montagna

La difesa dell’ambiente è al centro di Mongolie, la vallée des ours, del regista iraniano Hamid Sardar, in anteprima italiana. La pellicola racconta l’eroica battaglia di un guardiacaccia mongolo direttore dell’area protetta della Taiga Rossa, per la tutela della fauna selvatica e della natura.

Mongolie, la vallée des ours

Nell’estate del 2021, un’eccezionale ondata di caldo e siccità ha portato a giganteschi incendi che hanno devastato 19 milioni di ettari di terreno nella Siberia nord-orientale. Lo racconta Paradise, del russo Alexander Abaturov, film potente e immersivo che ci fa vivere in prima persona le devastanti conseguenze del cambiamento climatico delle regioni artiche.

Paradise

In Postcards from the Verge, della regista Natalia Koniarz, torna il tema della pandemia a fare da sfondo ad una relazione in crisi e al tentativo dei protagonisti di salvarla. La pellicola segue una coppia di registi polacchi, in viaggio in bicicletta attraverso le Ande, rimasta bloccata a causa della diffusione del Covid al confine tra Bolivia e Cile per 14 mesi, affrontando tempeste, fulmini e freddo intenso.

Postcards from the Verge

In 50 anni di carriera Michael Dillon è un maestro del cinema di montagna ed esplorazione e ha diretto sei premiatissimi documentari con Sir Edmund Hillary e altri progetti. Il suo The Great White Whale ripercorre un’epica avventura, una memorabile sfida alla più “esplosiva” delle montagne.

The Great White Whale

In To The Hills & Back dell’americano Mike Quigley – in anteprima italiana al Festival – due generazioni si confrontano su quanto vale davvero raggiungere la vetta su quale sia il prezzo accettabile per affrontare la furia della montagna. Una guida alpina e sua figlia si incontrano e si confrontano sul passaggio di consegne e sull’eredità degli alpinisti del passato, alcuni scomparsi troppo presto.

To the hills and back

Ma la montagna sa essere “matrigna” sì, ma anche “madre” capace di proteggere chi la sceglie come un rifugio. Come Félix, giovane pastore malinconico e riservato, conduce una vita senza tempo. Nel suo Un Pasteur, il regista Louis Hanquet ci regala l’ipnotizzante ritratto di un giovane uomo e della sua scelta esistenziale, nel paesaggio maestoso dell’Alta Provenza.

Un pasteur

I premi

Come ogni anno, oltre al Grand Prix des Festival, la giuria del Cervino CineMountain assegnerà anche i vari premi delle varie categorie nel Concorso Internazionale:

Ma come ogni anno ci anche il pubblico sarà chiamato a scegliere il suo preferito così come la speciale giuria formata dai più giovani, che giudicheranno le pellicole della categoria CineMountain Kids. E, infine alla giuria Cai spetterà l’assegnazione del Premio per il miglior film d’alpinismo.

Novità di quest’anno sarà il Prix Cva – Montagnes d’énergie, per il miglior film a tematica energetica e ambientale, intitolato alla Cva che da quest’anno sarà tra i sostenitori del festival.

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