Dal “muto” all’automobile, e se “Strade del Cinema” diventasse un drive-in?

29 Aprile 2020

Un evento culturale storico e amato, tornato lo scorso anno (col botto) dopo un’assenza dolorosa, che potrebbe ora – in epoca di Coronavirus – cambiare la propria pelle?

Possibile, o meglio, questa è la direzione che si sta cercando di intraprendere.

Strade del Cinema” vuole tornare al centro dell’estate aostana, e non ha paura di cercare una formula nuova e alternativa per presentarsi.

La proverbiale “pulce all’orecchio” la mette la Vicesindaca di Aosta Antonella Marcoz, che questo in Consiglio comunale – in risposta all’interrogazione “Turismo 2020” del pentastellato Luca Lotto – ha spiegato: “L’unico evento annullato ad oggi per l’estate è la Festa della musica del 21 giugno. Per altre manifestazioni siamo in contatto con gli organizzatori. ‘Strade del Cinemasi può realizzare come drive-in, ci siamo già confrontati, potrebbe essere una soluzione interessante per mantenere un evento importante e altamente culturale”.

Non getta “acqua sul fuoco” ma chiama cautela Enrico Montrosset, che della manifestazione è direttore artistico. L’idea è nell’aria, anche se si parte da una certezza: “IoStrade del Cinema’ intendo farla”, spiega Montrosset.

La serata conclusiva di Strade del Cinema

Non pochi i nodi da sciogliere: “È chiaro ed evidente – spiega – che la soluzionedrive-in’ su cui abbiamo ragionato potrebbe essere una soluzione plausibile, ma dobbiamo valutare che cosa significa, anche a livello di costi. Se il budget rimane quello definito (ovvero 20mila euro, ndr.) ‘Strade del Cinema’ si fa, ma da vero drive-in americano con dei ‘classiconi’, film restaurati e splendidi con il sonoro”.

Altrimenti la “formula storica”, anche se la via è un po’ più impervia: “Il problema altrimenti è quello della musicazione dal vivo per chi guarda il film chiuso in auto – prosegue Montrosset –: stiamo cercando di capire se sia possibile trasmettere anche in radio i concerti dal vivo. Così, chi viene alla manifestazione riesce a sentire bene l’esecuzione, che sarebbe disponibile anche per chi resta a casa, che potrebbe godere così di un concerto dal vivo alla radio”.

Altra questione è la “location”: “Bisognerebbe poi capire quale potrebbe essere l’area a disposizione – spiega ancora il direttore artistico –, perché servirebbero almeno 5mila , e cosa questo significhi dal punto di vista delle misure sicurezza, calcolando oltretutto che per una settimana i costi delle attrezzature per un ‘drive-in’ si aggirano sui 9mila euro più Iva, più tutto il resto”.

L’ipotesi, però, non è certo peregrina: “Anche se non si riuscisse ad organizzare i concerti e la musicazione dal vivo – chiude Montrosset, sibillino –, una settimana di drive-in con i ‘classiconi hollywoodiani’ sarebbe comunque una bellissima cosa”.

Una GiocAosta diversa?

GiocAosta 2019

Tra gli argomenti toccati da Marcoz in Consiglio c’era anche GiocAosta, la grande manifestazione ludica estiva – ormai dalla portata internazionale – dedicata al gioco intelligente.

La Vicesindaca ha spiegato: “Al momento non c’è l’intenzione di annullarla, ma si aspettano delle indicazioni da parte del governo. Ci stiamo confrontando con gli organizzatori, e magari non si potrà fare la caccia al tesoro. Secondo loro, però, dove si può mantenere il distanziamento si possono preparare le attività in maniera differente. Stiamo studiando insieme maniere alternative per fare, comunque, GiocAosta”.

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