Dario Ballantini getta la maschera e si presenta in veste di pittore a Saint-Rhémy en Bosses
Lo conosciamo per le sue divertenti, deliranti e sfacciate imitazioni su “Striscia la Notizia” ma Dario Ballantini, che dietro la maschera è uomo mite e riservato, è prima di tutto un pittore che espone da diversi anni con successo di critici e pubblico. La Valle d’Aosta si pregia di ospitare una delle sue personali: sabato 4 luglio alle ore 18, tra le prestigiose mura del castello quattrocentesco di Saint-Remy en Bosses si inaugurerà l’esposizione di Dario Ballantini dal titolo “Visioni Sommerse”. Curata da Alessandro Parrella e Massimo Licinio, la mostra propone circa 35 opere del poliedrico artista livornese, molte create espressamente per Saint-Rhémy.
Il comune di Saint-Rhémy en Bosses, da sempre luogo privilegiato di incroci culturali, è il contesto che forse meglio si addice ad ospitare la mostra di questo artista, le trasfigurazioni della realtà e della natura qui regnano sovrane tra le maschere di uno dei carnevali più suggestivi della Valle e Ballantini allo stesso modo ama nascondersi e mascherarsi, come i suoi personaggi, svelando nelle tele la sua visione interiore e personale del mondo, dove la scomposizione dell’uomo e del paesaggio è protagonista.
Ballantini deve l’imprinting al padre, pittore dilettante in stile neorealista e agli zii post-macchiaioli. Affascinato dalle opere di Guttuso e di Picasso, comincia il suo percorso artistico fin da giovanissimo, continuando ad immortalare e trasfigurare su tavola la realtà che lo circonda anche dopo il successo mediatico. La presentazione di sabato sarà arricchita dall'omaggio musicale offerto dal duo violinistico Emy Bernecoli e Giacomo Granchi. Seguirà un rinfresco con i rinomati prodotti locali, tra cui l'ottimo prosciutto di Bosses. L'esposizione resterà aperta fino al 5 settembre 2009.