Davide Mancini canta “Aosta Capitale”, città “sempre in bilico”
Se il tuo nuovo singolo s’intitola “Aosta Capitale” non puoi che presentarlo in un luogo ove l’anima della città vibra ed è immediatamente percepibile. Così ha fatto Davide Mancini, scegliendo per parlarne ai media, nella serata di ieri, giovedì 14 ottobre, la cantina della famiglia Marcoz, già teatro di varie “Veillà di petchou” della Foire de Saint-Ours.
Nel “viaggio” musicale intrapreso all’alba degli anni ’90 dal cantautore aostano, che quando non imbraccia la chitarra insegna al Liceo Musicale, la ballata pubblicata in questi giorni apre la porta a “Preghiera Punk”, titolo scelto per il capitolo conclusivo (in via di lavorazione) della trilogia di album aperta da “Madame Gerbelle” (2007) e continuata da “Poesia e democrazia” (2016).
“Aosta capitale” esplora, con il lirismo diretto ed ironico, ma mai invettivo, proprio di Mancini, le contraddizioni e i pregi del capoluogo regionale. Nell’incontro, ripercorso dallo speciale di Aostasera, l’artista ha anche proposto dal vivo – in versione rigorosamente acustica – non solo il nuovo brano, ma anche l’inedito “Preghiera Punk”.