È di Andrea Serio il Doodle su Eugenio Montale
C’è l’inconfondibile mano dell’artista valdostano dietro al doodle del giorno (12 ottobre n.d.r.), che celebra il 125imo compleanno dello scrittore italiano Eugenio Montale.
Il fumettista e illustratore, toscano di nascita, ma valdostano di cuore e adozione, è stato scelto dal team di Google per celebrare un importante anniversario, i 125 anni dalla nascita dello scrittore genovese. Le illustrazioni di Andrea Serio sono come fotografie di un mondo sospeso, tra la leggerezza del tratto e l’efficacia dell’insieme. Il suo segno, delicato ma inconfondibile, gli ha permesso di pubblicare in diversi paesi, come Spagna, Ungheria, Taiwan, Norvegia e soprattutto in Italia e Francia, dove i suoi lavori sono divulgati regolarmente. Ha all’attivo già due graphic novel, “Nausicaa. L’altra Odissea” (pubblicato da Pavesio) e “Rhapsodie en bleu”, adattamento del romanzo “Ci sarebbe bastato” di Silvia Cuttin (edito da Futuropolis), ma soprattutto tantissime collaborazioni.
Per il doodle, Andrea ha ripreso il mare, tema tanto caro allo scrittore, che, in diverse opere lo celebra ritenendolo quasi un vero e proprio distacco dell’io che sceglie di assumere un proprio volto e di affermare la propria identità, oltre che i famosi terrazzamenti della costa e gli arbusti tipici della macchia mediterranea per comporre la scritta Google. La natura, il mare e la morfologia rocciosa e brulla della Liguria (terra di origine del poeta), sono sempre stati al centro delle liriche di Montale e l’illustratore valdostano ha saputo, grazie al suo tratto etereo, ma deciso, riportarli al centro di tutto e creare con questi elementi la celebre scritta del motore di ricerca che caratterizza tutti i doodle: “Mi ha contattato l’art director Google, Erich Nagler, un mese fa e mi ha chiesto se fossi interessato a illustrare un Doodle. Solo dopo essermi impegnato a non diffondere notizie sul progetto prima della pubblicazione, mi è stato detto quale sarebbe stato il soggetto. Amo molto Montale e ritrarlo per una ricorrenza così importante mi è sembrata una splendida occasione di rendergli omaggio”.
Fondatore e grande esponente del movimento poetico del modernista dell’ermetismo, diffuso in Italia durante il fascismo, Montale fa largo uso dell’analogia nelle sue opere, per esprimere i sentimenti e le sensazioni , ma diventa scrittore molto tardi, dopo un inizio di carriera nel mondo dell’opera lirica come baritono, questo non gli impedì di vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1975, un riconoscimento alla grande opera dell’autore ligure iniziata con “Ossi di Seppia”, con cui preannunciava la sua poetica del negativo e proseguita con “Le Occasioni” del 1939. A seguire, nel 1956 “La bufera e altro” in cui raccoglie le poesie degli anni della seconda guerra mondiale. Dopo aver perso la moglie, nel 1963, per lui iniziò una nuova fase poetica che portò tra il 1971 e il 1977 a “Satura”, “Diario del ’71 e del ’72” e “Quaderno di quattro anni” del 1977.