Elisa Soster debutta nel ruolo di Sophie all’Opera Ballet Vlaanderen
Nel 2018 avevamo seguito la giovane cantante valdostana nei suoi primi passi nel mondo dell’opera lirica internazionale. A tre anni di distanza il cammino di Elisa Soster, soprano di Aosta classe ’97, continua sempre più sicuro, nonostante l’incidenza della pandemia sul mondo dello spettacolo. Dopo il biennio di specializzazione all’International Opera Academy di Ghent (Belgio), Elisa, che ha iniziato i suoi studi di flauto traverso e di canto lirico presso l’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta, ha infatti partecipato a numerose audizioni. Nel 2019 Elisa è così riuscita a diventare membro dell’Young Ensemble dell’Opera Ballet Vlaanderen di Anversa per la stagione 2020/2021. Moltissimi i ruoli che ha interpretato, da Najade in Ariadne auf Naxos (Strauss), a Gilda in Rigoletto (G. Verdi), a Mélisande in Pelléas et Mélisande (C.Debussy), e i direttori d’orchestra con cui ha lavorato, tra cui Giedrė Šlekytė, Alejo Pérez, Korneel Bernolet.
“Subito dopo gli studi al Conservatorio ho fatto diverse audizioni e quella di Ghent è la prima Opera Academy ad avermi presa. Non è escluso che in futuro torni in Italia, ma ora mi trovo bene ad Anversa: far parte di un ensemble mi sta piacendo, anche perché c’è un clima quasi di famiglia. Certo, quella del musicista è una professione itinerante e me ne sono resa conto soprattutto quando ho lavorato come freelance prima della pandemia. Il bello di essere italiana, però, è che posso parlare italiano ovunque, visto che è la lingua dell’opera, e così mi sembra sempre di essere a casa!”.
A un anno dallo scoppio della pandemia, i teatri, nei casi più fortunati, hanno appena sperimentato le prime riaperture della stagione. Elisa si ritiene fortunata perché è riuscita ad ottenere degli aiuti economici da parte dello Stato belga durante le chiusure più dure ed è riuscita a portare avanti la propria attività, sebbene spesso in modalità streaming. “Quando è scoppiata la pandemia avevo appena interpretato il ruolo di Caterina nella creazione mondiale Silent City di N. Osborne, per Matera Capitale Europea della Cultura. Dopodiché sono tornata ad Anversa e sono stati cancellati tutti gli spettacoli. All’inizio della stagione 2020/2021, i teatri si sono resi conto che non avrebbero potuto mettere in scena delle grandi rappresentazioni: avrebbero richiesto troppi finanziamenti che non sarebbero stati coperti dal numero massimo di 200 spettatori. Le programmazioni sono state quindi riformulate, in modo da assicurare comunque una produzione di qualità per il pubblico, spesso adottando la modalità streaming. La mia compagnia, ad esempio, ha anche caricato una serie di video sui social network. Devo dire che è strano cantare senza il pubblico, anche perché al posto degli spettatori spesso si siedono i cantanti che devono salire sul palco dopo di me. Quando abbiamo fatto invece degli streaming live, come nel caso di Ariadne auf Naxos, l’adrenalina c’era comunque perché sapevamo che il pubblico, anche se a distanza, stava assistendo allo spettacolo proprio in quel momento”.
Il 7 maggio, Elisa debutterà nel ruolo di Sophie, a fianco del tenore Enea Scala e del mezzosoprano Rihab Chaieb, in Werther di Jules Massenet, un’opera ispirata a I dolori del giovane Werther di Goethe. La direzione musicale è stata affidata a Giedrė Šlekytė ed è possibile acquistare i biglietti per vedere lo spettacolo sul sito internet del teatro (https://tix.operaballet.be/nl/buyingflow/tickets/6652/18646/). Il biglietto costa 10 euro e il link rimarrà visibile nelle due settimane successive alla première.