Ferro battuto e pittura. Al Forte di Bard le opere di Delfino Chenuil e Guido Gelcich
Ferro battuto e pittura: la mostra allestita nello spazio espositivo delle Scuderie del Forte di Bard, inaugurata venerdì 28 agosto, presenta al pubblico Delfino Chenuil e Guido Gelcich, due artisti originali, che uniscono la dimensione dell'arte locale a quella più universale.
"Sono certo – sottolinea l'assessore regionale alla cultura, Laurent Viérin – che questa iniziativa, confermando i significativi risultati prodotti in questi anni dalla collaborazione tra l'Assessorato dell'Istruzione e Cultura e l'Associazione Forte di Bard per la valorizzazione del turismo culturale del Forte, riscuoterà il successo che merita presso il numeroso pubblico che segue le iniziative culturali valdostane".
Delfino Chenuil, artigiano originario di Pont-Saint-Martin, si dedica con impegno e passione da molti anni all'antica lavorazione del ferro battuto, trasformando in opere d'arte oggetti d'uso quotidiano. "Le fer forgé", questo il titolo dell'esposizione, presenta candelabri, croci, composizioni floreali, ma anche creature fantastiche e animali, che si caratterizzano per le linee moderne ed armoniose, rese tali dalla lavorazione di un tondino ininterrotto, con un'antica tecnica che si caratterizza per l'assenza di giunte o saldature.
Figure solide, ma sempre armoniche, sono invece protagoniste indiscusse delle tele ad olio di Guido Gelcich, artista che si caratterizza per la pennellata decisa e soprattutto per la luce dei suoi quadri, ottenuta grazie ad un sapiente uso del colore. Goriziano di origine, ma da anni abitante di Fénis, il pittore analizza l'uomo nella sua complessità e nella sua totalità: le sue opere accompagnano il visitatore in un viaggio nell'intimità attraverso sentimenti e passioni.