I tesori romani di piazza Roncas: trovati un “castellum aquae” ed uno “stadio” sotto il Museo
Che il sottosuolo di Aosta fosse una “miniera d'oro” dal punto di vista archeologico non è certo una novità. Che l'apertura del cantiere di piazza Roncas per il progetto di riqualificazione potesse celare delle sorprese era messo in preventivo, ma non era così scontato.
Anzitutto il basamento delle Porta Principalis Sinistra, l'ingresso a nord di Augusta Prætoria, che rivede la luce dal sole, struttura che ha seguito il destino di tutte le altre parti romane della città, ovvero il fatto di essere – in epoca medievale – spogliata dai suoi blocchi ed utilizzata come 'cantiere' per altre costruzioni, con i suoi blocchi in travertino reimpiegati per la costruzione di un altro edificio, tra l'XI ed il XIII secolo.
La novità, più che altro un'importante conferma, è stata però la scoperta di un vero e proprio “castellum aquae” realizzato nel I° secolo dopo Cristo, in seguito alla “monumentalizzazione” della porta, vera e propria torre che ridistribuiva in città l'acqua potabile che arrivava dalla collina. A margine una conduttura in piombo di 3 metri, un fistula aquaria, risalente ad una fase successiva che porta impressi sopra tre cartigli, tre 'bolli' – indicazione del proprietario – che portano le iniziali “S”, “T” e “A” ed il simbolo di un pesce, che potrebbe essere un delfino.
Lo “stadio” romano di Aosta
Ad incuriosire i tanti visitatori, questa mattina, del “cantiere-evento” di piazza Roncas è stata inevitabilmente la notizia di qualche settimana fa – anche qui una conferma – del ritrovamento dello “stadio” romano.
L'ipotesi della sua esistenza era già stata formulata negli anni '80, e anche se non fa parte del cantiere di piazza Roncas, dal momento che la struttura si trova sotto il Museo Archeologico, la notizia è che sarà visitabile, grazie al nuovo percorso museale, tra circa un mese.
“Lo 'stadio” di Aosta c'è – spiega ai visitatori Alessandra Armirotti, archeologa della Sovrintendenza ai beni culturali – ed è anche piuttosto grande (misura infatti 75 metri per 35, ndr) per essere stato costruito in una colonia di confine. I resti sono molto ben conservati, la struttura è stata costruita circa un secolo dopo la fondazione della città, nella sua fase di 'monumentalizzazione' ed aveva la funzione di ospitare giochi, competizioni ed attività sportive come la corsa, la lotta e l'atletica”.