Prorogate fino al 30 gennaio le mostre su Antonio Ligabue e “Nel segno di Dante” al Forte di Bard
È stata prorogate fino a domenica 30 gennaio 2022 l’apertura al pubblico delle mostre Antonio Ligabue e il suo mondo e Nel segno di Dante, tra illustrazione e fumetto al Forte di Bard. La decisione – si legge in una nota dell’Associazione Forte di Bard – è legata agli ottimi riscontri di pubblico ottenuti sino ad oggi dai due progetti espositivi. In particolare, l’esposizione che ripercorre l’intero percorso artistico di Ligabue, tra i più significativi artisti del Novecento, ha richiamato in poco meno di due mesi, oltre 12mila visitatori. Buoni anche i risultati ottenuti dal progetto espositivo dedicato a Dante nei fumetti, che presenta un viaggio nel mondo del “Sommo Poeta” e della sua Commedia attraverso una galleria di importanti illustratori e fumettisti, che ha registrato 6mila ingressi.
Le due mostre sono corredate da cataloghi e da un servizio di audioguida erogato con l’ausilio della app MuseOn, scaricabile all’arrivo al Forte di Bard, cui si accede con un codice Qr code a pagamento acquistabile direttamente alle casse delle Biglietterie.
Il mondo di Antonio Ligabue, tra pittura e scultura
La rassegna, curata da Sandro Parmiggiani, mira a far conoscere i diversi strumenti espressivi cui Ligabue si è dedicato, con esiti significativi, in ogni tecnica. 95 le opere in tutto, tra le quali circa 50 dipinti e alcuni veri e propri capolavori – come Caccia grossa (1929), Circo (1941-42), Tigre reale (1941), Leopardo con serpente (1955-56), Caccia (1955), Autoritratto con cavalletto (1954-55), Autoritratto con spaventapasseri (1957-58), Autoritratto (1957) – oltre a sculture, disegni e incisioni, provenienti da collezioni private, raccolte pubbliche e fondazioni bancarie
Due i filoni fondamentali cui si è dedicato l’artista: gli animali esotici e feroci, abitatori della foresta e gli autoritratti, capitolo dolentissimo, intriso di amara poesia. Non mancano tuttavia, altri soggetti, come le scene di vita agreste e gli animali domestici.
Nella mostra – spiegano dal Forte – si è voluto per la prima volta riservare un’attenzione particolare alla scultura: un nucleo significativo di oltre venti opere in bronzo, soprattutto di animali.
Altro filone indagato da Ligabue in pittura è quello dei suoi paesaggi padani nei quali irrompono, sullo sfondo, le raffigurazioni dei castelli e delle case, con le loro guglie e bandiere al vento, della natia Svizzera – assolutamente reali – esito di una memoria che tenacemente conservava immagini vive per tutta la vita dell’artista.
Nel segno di Dante, tra illustrazione e fumetto
Attraverso oltre 100 opere, la mostra rilegge la Divina Commedia in una chiave inedita, tramite spazi personalizzati con tavole originali e immagini di grande formato dedicati a personaggi e storie di autori nazionali e internazionali del fumetto e dell’illustrazione, con interventi e approfondimenti a cura di esperti.