Il Museo Archeologico Regionale diventa “META/MAR” prima di chiudere per lavori

26 Gennaio 2024

La data di chiusura temporanea del MAR, per permettere i lavori di riqualificazione del museo, si  avvicina (accadrà il 15 ottobre prossimo). Nel frattempo però, invece di chiudere le sue porte al pubblico dall’oggi al domani, il Museo Archeologico Regionale ha deciso di permettere ai visitatori di vedere l’inizio della sua metamorfosi. Quello del nuovo “META/MAR”, però, non è il solito cantiere, ma un “cantiere museale partecipato” al quale la comunità è stata invitata a prendere parte. E’ dal 25 novembre scorso che il Museo Archeologico Regionale si presenta infatti al pubblico con una veste diversa. 

A caratterizzare il META/MAR sono soprattutto i pannelli informativi di colore giallo (proprio come il colore di molti caschi da lavoro) posti sulle pareti che invitano i visitatori ad interrogarsi sul lavoro di conservazione dei reperti e sulla storia del museo, la nuova segnaletica presente nelle varie sale e i monitor interattivi. In alcuni ambienti espositivi, come la SALA D, è anche stata cambiata la disposizione dei reperti per permettere al visitatore una nuova esperienza.

Alla realizzazione del META/MAR ha partecipato un team multidisciplinare guidato da Maria Cristina Ronc, responsabile scientifica del MAR, e composto da museologi, archeologi, esperti di marketing e comunicazione, art director e designer che, integrando discipline e punti di vista differenti, hanno permesso di ideare il museo in metamorfosi.

L’obiettivo principale del cantiere partecipato è di coinvolgere la popolazione nel progetto di riqualificazione e ammodernamento del museo come spiegato da Gaia Provvedi, di Marketing Toys: “La modalità scelta punta sulla collaborazione applicando le metodologie del Design Thinking che si basa proprio sull’ascolto dei bisogni reali dei visitatori a partire dai quali viene pensata la soluzione”. Quello realizzato è “un percorso che attraverso il coinvolgimento delle persone racconta la storia del MAR, – ha sottolineato anche Cristina De La Pierre, sovraintendente regionale ai beni culturali – un museo che negli anni ha saputo adeguarsi ai tempi”.

Meta/Mar Conferenza stampa di presentazione

Alla fine del percorso espositivo i visitatori hanno potuto infatti valutare la propria esperienza indicando il proprio gradimento su un pannello e compilando un questionario. I feedback ricevuti, circa 700, sono stati per la maggioranza molto positivi. Questi hanno permesso inoltre di raccogliere informazioni e consigli in vista dell’ammodernamento del 2025.

La nascita del META/MAR

Il percorso che ha portato alla realizzazione di questo allestimento in trasformazione comincia nel maggio 2023 con un primo evento partecipativo che ha coinvolto la popolazione locale, alla quale è stato chiesto di immaginare il Nuovo Museo Regionale. A questa è seguita la fase di allestimento del META/MAR, iniziata il 2 novembre 2023, quindi l’apertura del cantiere museale partecipativo il 25 novembre, in occasione dell’inaugurazione del Marché Vert Noel. “Abbiamo scelto di coinvolgere la popolazione invitandola a prendere parte alla trasformazione del MAR, una scelta presa finora da pochissimi musei” ha sottolineato Sandro De Bono, docente di museologia all’università di Malta

All’interno del museo il visitatore è invitato a immergersi completamente all’interno del cantiere attraverso quattro tipi di lettura del percorso: “sentiti romano”, “sentiti archeologo”, “sentiti museologo” e “viaggia lo spazio-tempo”, tutte e quattro legate ad una lettura comune “sentiti mar”.

Terminata questa fase transitoria, il 15 ottobre 2024 il Mar verrà chiuso al pubblico per poi essere riaperto nella sua veste moderna nel 2025anno in cui la città di Aosta festeggerà il suo 2050esimo compleanno –  in data ancora da definire. “La data di apertura dipende da passaggi politici e amministrativi – ha spiegato Maria Cristina Ronc – ma la volontà è quella di offrire ai visitatori un MAR rinnovato intorno all’estate 2025”. L’obiettivo finale è quello far amare ai cittadini sia il museo sia la storia: “Generalmente si chiude, si lavora e poi si inaugura il nuovo museo. In questo caso abbiamo cercato di dare un senso più profondo al concetto di riqualificazione – ha spiegato l’Assessore ai beni culturali Jean-Pierre Guichardaz – il tutto in vista del 2025, anno in cui restituiremo a cittadini e turisti una città più bella”.

I prossimi eventi

Sono diversi gli appuntamenti in programma fino al 15 ottobre 2024, pensati per avvicinare la comunità all’esperienza proposta e raccontare i lavori in cantiere.

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