Il soprano Anna Pirozzi al suo debutto Usa a San Francisco
Oggi, 9 settembre, il soprano aostano Anna Pirozzi debutterà negli Stati Uniti nel ruolo di Maddalena di Coigny in Andrea Chénier di Umberto Giordano alla San Francisco Opera. Le recite di Andrea Chénier prevedono un cast di alto livello che comprende Yonhgoon Lee nel ruolo del titolo e George Gagnidze in quello di Carlo Gérard. Dirigerà il direttore musicale della San Francisco Opera, Nicola Luisotti, mentre la produzione è firmata da David McVicar.
È questo il quarto debutto solo nel 2016 in un teatro importante per Anna Pirozzi, che è si è esibita per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano a febbraio nel ruolo di Lucrezia Contarini ne I due Foscari, alla Bayerische Staatsoper di Monaco a marzo nel ruolo di Amelia in Un ballo in maschera, e alla Royal Opera House, Covent Garden di Londra a luglio nel ruolo di Leonora in Il trovatore.
Nata a Napoli, Anna Pirozzi si è trasferita con la famiglia a tredici anni ad Aosta. Ha iniziato gli studi vocali all'Istituto Pareggiato della Valle d'Aosta, perfezionandosi poi al Conservatorio di Torino. Il 2013 è stato l'anno dell'applauditissimo debutto al Festival di Salisburgo sotto la direzione di Riccardo Muti nel ruolo di Abigaille in Nabucco, un ruolo che l'ha portata in moltissimi teatri d'opera internazionali. Altri ruoli del versatile soprano includono Elisabetta I in Roberto Devereux, Nedda in Pagliacci, Tosca e Aida.
“Maddalena di Coigny è uno dei ruoli che interpreto con maggior soddisfazione”, afferma Anna Pirozzi. “È una parte con tessitura centrale e quindi sono necessari dei centri pieni e corposi. Richiede inoltre una straordinaria abilità interpretativa e fraseggio musicale.” Il soprano è entusiasta dell'ambiente lavorativo trovato a San Francisco: “Il Maestro Nicola Luisotti è un direttore eccezionale che guida e assiste i cantanti con estrema attenzione durante le recite. David McVicar è il regista di questo allestimento sfarzoso, magni fico e di impianto tradizionale. È molto meticoloso, un perfezionista, una qualità che apprezzo moltissimo: si prende cura del minimo dettaglio e al contempo niente di quel che fa appare artificioso. Questo bellissimo teatro ospita 3.300 persone e ha un'acustica splendida.”