“Imparate il francese e viaggiate”: consigli ai giovani valdostani

17 Marzo 2014

Mattinata ricca di spunti per numerosi studenti delle scuole superiori valdostane, riuniti nel salone delle manifestazioni di palazzo regionale per prendere parte a “Le français est une chance”, conferenza organizzata nel quadro delle Journées de la francophonie. Anni di studio della lingua di Molière, obbligatoria in Valle dalla scuola materna alla maturità, rischiano di fare percepire l’apprendimento del francese come una fastidiosa incombenza. L’incontro di oggi è servito a sottolineare come invece la seconda lingua dei valdostani possa aprire nuove opportunità, specialmente per i più giovani.
Nel corso della mattinata si sono susseguiti interventi al microfono e collegamenti video. Cinque ragazzi valdostani, con interessanti esperienze di studio e lavoro in paesi dell’area francofona hanno preso la parola per raccontare il loro vissuto personale. Tra loro, anche Michel Christille, ex studente decisamente poco appassionato di francese e materie umanistico-letterarie, convertitosi dopo appena 3 anni allo studio della lingua grazie ad un anno di Erasmus a Losanna. “Grazie al francese si aprono tantissime opportunità, non è mai troppo tardi, anche se è decisamente meglio studiarlo alle superiori, quando si ha più tempo. Se potessi tornare indietro…”
Chiara Bosonin, tornata in Valle dopo vari anni di studi e lavoro oltralpe, ha fortemente consigliato agli studenti di studiare all’estero, o almeno di approfittare dei programmi come Intercultura e Erasmus per aprirsi al mondo.
Un suggerimento caldeggiato anche da Elisabeth Pastoret e Michel Oreiller, giovani studenti valdostani in terra francese. La cantante Naif Hérin è a sua volta intervenuta per cantare e salutare i ragazzi, incoraggiandoli a sfruttare appieno le possibilità che offre il bilinguismo. La sua carriera, a cavallo tra Italia e Francia, è un perfetto esempio di come si possa dare forza alla propria voce situandosi in un contesto interculturale.
Gi studenti hanno potuto inoltre interagire, grazie a dei collegamenti video, con un certo numero di valdostani che hanno trovato una strada professionale nei paesi francofoni, chi negli uffici della Maison du Val d’Aoste a Parigi, chi a Bruxelles, chi a Zurigo, e chi perfino in Nuova Caledonia: Paolo Linty, Michele Germano, Joel Bérard, Alessandra Celesia, Paolo Bosonin, Roberta Carrara. Particolarmente stimolante la testimonianza di Paolo Bosonin, giornalista che ha saputo trarre vantaggio dallo studio del francese, dell’inglese e dell’hindi, e che ora è il corrispondente in Nuova Caledonia della tv pubblica francese e di Canal +.
Ha chiuso l’incontro l’addetta alla cooperazione per il francese dell’Istituto Francese di Milano, Claudie Pion, che ha fornito ai ragazzi valdostani una serie di link e informazioni molto utili per studiare, lavorare o formarsi nei tanti paesi – sono 75 – dove si parla francese.
 

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