In arrivo la 114esima edizione del Messager Valdôtain: una tradizione che si rinnova
Dal 7 dicembre sarà in edicola la 114esima edizione del Messager Valdôtain, l’almanacco che da oltre un secolo accompagna la comunità valdostana, raccontando memorie, approfondimenti e spunti di riflessione sulla vita della regione. Questa nuova edizione consolida il ruolo del Messager, edito dalla Tipografia valdostana, come punto di riferimento culturale, arricchendosi di contenuti che esplorano il passato, il presente e il futuro della Valle d’Aosta.
A presentare questa mattina le novità sono stati nel corso di una conferenza stampa i redattore del Messager Enrico Montrosset e Alberto Bich. “Il Messager è un ponte fra il presente, il passato e il futuro” ha evidenziato il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, mentre il presidente della Regione Renzo Testolin, parlando della nuova edizione ha detto “e’ l’ennesimo pezzo di storia della Valle d’Aosta”.
“Dall’esperienza maturata in questi tre anni di lavoro redazionale, ho notato – presumo complice una rispettosa quanto inevitabile revisione impressa dal nuovo gruppo di lavoro – un riposizionamento del Messager.” ha spiegato Enrico Montrosset.
Le pagine dedicate agli articoli includono rubriche storiche, come Quelques Nouvelles, curata da Joseph-Gabriel Rivolin, che ripercorre eventi di cento anni fa, o le analisi sulla storia della Casa Savoia in Valle d’Aosta firmate da Piergiorgio Thiébat. Si conferma anche lo spazio riservato alle comunità francofone e germanofone di Gressoney. Tuttavia, il Messager non si limita alla tradizione: il nuovo corso redazionale, avviato negli ultimi anni, ha portato all’introduzione di rubriche innovative, come i racconti di cronaca nera della storia valdostana curati da Enrico Martinet e i ritratti di preti eterodossi di Ivano Reboulaz. Davide Benetti, invece, esplora la storia degli organi regionali, mentre Alessandro Celi firma i ritratti di personaggi legati al tema dell’annessionismo.
Un omaggio all’autonomia valdostana
Quest’anno, per celebrare l’80° anniversario dell’autonomia valdostana, il Messager ospita quattro articoli a firma di Andrea Désandré, Erik Rosset, Roberto Nicco ed Elio Riccarand. Gli autori affrontano aspetti meno noti della storia regionale, tra cui il ruolo dell’Inghilterra nella resistenza valdostana, un’analisi dello statuto autonomo e il rapporto della comunità valdostana con l’autonomismo.
Ricordi e figure storiche
Numerosi articoli rendono omaggio a figure significative della recente storia valdostana. Tra questi, il ricordo della storica Andrée Zanotto, a 30 anni dalla sua scomparsa, scritto da Joseph Perrin, e il tributo di Marco Zoppelli a Marco Gal, scomparso dieci anni fa. Non mancano omaggi al pittore Lucio Bulgarelli, curati da Marco Jaccond, e ai recentemente scomparsi Denis Trento e Renato Barbagallo, ricordati rispettivamente da Erika David e Roberto Louvin. Un articolo di Rino Girotto e Paolo Louvin celebra l’estroverso Sergio Canavese.
Focus su istituzioni e cultura
Tra i contenuti di questa edizione spiccano una monografia sul Centre d’Études francoprovençales “René Willien”, curata da Christiane Dunoyer, e un approfondimento sui 20 anni del Fondo Mafrica a firma di Kilian Anders Godioz. Joseph Péaquin celebra invece i 60 anni dell’Union de la Presse Francophone.
La sezione dedicata alla cronaca valdostana del 2024 raccoglie una selezione accurata dei principali eventi dell’anno, mentre la rubrica sportiva, firmata da Davide Pellegrino e Matteo Giglio, offre approfondimenti sulla montagna e sugli sport popolari, come le Batailles des Reines, raccontate da Ezio Bérard.
Novità per il calendario e l’agenda
Il calendario 2025 del Messager è interamente dedicato al celebre alpinista Marco Camandona, presente questa mattina alla conferenza stampa, celebrando la sua impresa sui 14 ottomila, mentre l’Agenda inaugura un nuovo corso con una monografia sul patrimonio archeologico valdostano, partendo dall’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.