La Valle di Mogol in versione pop, corale e popolare
21 Dicembre 2009
La Valle d’Aosta ha la sua canzone e questa volta firmata Mogol. Il titolo “La mia Valle” scritta dal Maestro testimonia ormai in parte quel legame stretto che l’autore delle più belle canzoni italiane ha con queste montagne e con le sue genti. Da diversi anni Mogol ci ha abituati alla sua presenza, sempre più di frequente lo si intravede per le vie del centro, d’altronde i motivi che lo legano alla Valle d’Aosta sono molteplici: il premio Mogol che ormai da due anni si tiene al Forte di Bard, i rapporti stretti con il Centro Tuscolano Europeo – Cet e le borse di studio che l'assessorato regionale all'Istruzione e Cultura mette a disposizione dei musicisti valdostani e ultimamente la direzione artistica della Cittadella dei Giovani.
Sabato 26 dicembre alle ore 18,00, al Centro Polifunzionale di Brissogne in località Pâcou, sarà presentato al pubblico il CD La mia Valle composto dai ragazzi del ventiseiesimo Corso del CET e registrato in 3 diverse versioni in modo da esaltare le tante sfaccettature della musica popolare: quella Pop, cantata da Francesco Tripodi, quella arrangiata per coro da Claudia Favaro, eseguita dal Coro Sant’Orso di Aosta, primo coro maschile nato in Valle, e infine la versione prettamente più popolare, interpretata dal quartetto Les voix de la Tour.Durante la serata, cui parteciperà lo stesso Mogol, saranno inoltre presentati gli ultimi CD del Coro Sant’Orso e de Le voix de la Tour
“Siamo onorati che il maestro Mogol abbia voluto scrivere questo testo dedicato alla Valle d’Aosta – rilevano il Presidente Augusto Rollandin e l’Assessore Laurent Viérin – che è la tangibile testimonianza dell’amicizia nata tra la nostra comunità e Mogol, un legame di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che ha prodotto un grande lavoro di insieme: prima nel comporre la musica, poi nello studiarla, infine nella sua registrazione. Si festeggia così l’unione tra più generazioni di valdostani, che si ritrovano a celebrare la cultura di un popolo e del suo paesaggio attraverso la musica e la voce da sempre compagna preziosa delle genti di montagna".