L’artista Chicco Margaroli riparte dalla Sicilia con la sua arte naturale

13 Agosto 2020

Ricordarsi di fiorire, sempre, nonostante le difficoltà che la vita mette sul percorso di ognuno. Chicco Margaroli riparte, rifiorendo e facendo rifiorire le proprie opere dopo un momento di stop forzato dovuto al Covid nel quale comunque è riuscita a produrre e anzi si è detta più che mai ispirata: “Nel periodo di lockdown ho chiuso spesso le finestre per non vedere il sole fuori e usato solo le velux per rimanere concentrata e produttiva. Ho lavorato molto su dzoyé, ho creato buoni contatti e ricevuto richieste, non posso lamentarmi. In quel periodo ho anche lavorato su altri progetti nonostante le difficoltà oggettive per le stampe, le prove di stampa e tutto quello che è materiale, ma sono riuscita anche a fare campagne all’estero quindi davvero non mi posso lamentare di com’è andata nei mesi più complicati del 2020″.

Uno spirito da artista, quello di Chicco, che riesce, anche nei periodi più complicati, a sfruttare gli spiragli, a produrre e lasciarsi guidare dalla voglia di esprimersi, proprio come ha fatto in Sicilia, dove ha collaborato con il duo M’ama.art (Alessia Montani e Luigi Grasso), coppia proprietaria dello Zahir Countryhotel con la quale Chicco collabora da anni, e che, sui terreni della struttura, ha impostato la startup MamaSeeds, che vuole implementare la tutela delle antiche speci di grano e semi, e non solo, di tutta la biodiversità siciliana.

Chicco Margaroli a Noto

L’artista valdostana è stata quindi invitata in Sicilia per portare i suoi lavori legati alla terra e alla conservazione di questa; scelta per la sua attenzione nei confronti di tutto ciò che è materia viva e che è riutilizzo, Chicco Margaroli ha portato 3 opere con lei a Noto: “Quest’anno sono stata invitata a realizzare sotto l’egida sempre della sostenibilità, 3 outfit per l’evento danza notturno, con coreografia del venezuelano Jaime Urcioli”. I 3 outfit, legati a ciò che è natura e rispetto di quest’ultima, sono in realtà “3 esortativi” e le hanno permesso di tramutare sensazioni e pensieri in forma tangibile. Si parla della condizione della donna, del suo essere oltre il corpo, sempre in un contesto di forte legame con la natura e la terra d’origine di Chicco: “Il primo si intitola Contempla il caos, di colore rosa, realizzato con vesciche di vitello stabilizzate, che restituiscono un effetto sensuale e semitrasparente, racconta di metamorfosi partendo dalla teoria del battito delle ali della farfalla, teoria di fisica per cui ogni azione della natura può riverberarsi in modo anche estremo agli antipodi”. Una riflessione sul mutamento della natura, del corpo, e dell’immagine della donna viene riproposto in forma tangibile dall’artista grazie a un bustier, una culotte e  degli stivali rosa a ginocchio dove campeggiano dipinte le farfalle tipiche della zona di Pontd’ael, autoctone e protette, oltre che “superchic”.

Il secondo outfit Seedevoto richiama il colore verde della natura e le tinte del grano, con dei cenni forti all’architettura di Noto e di quella zona della Sicilia: “Il disegno delle tessere è in bioresina, un mosaico digitale realizzato appositamente per l’evento, mentre la composizione è stata creata in collaborazione con l’Atelier di Claire e Luisa, mentre il casco Natura Padrona è stato creatoin vescica stabilizzata”.

Gli stivali dell’outfit Contempla il Caos

L’ultima creazione è invece una delle idee più iconiche di Chicco Margaroli e il titolo richiama uno dei fil rouge di alcune sue opere: “Ricordati di fiorire è in lana rigenerata e tessere oro con decoro tratto dal profumo che sempre per M’ama. Art ho realizzato anni fa e che è diventato il leit motif di molti prodotti tra cui carte da parati, gioielli, e altre declinazioni più commerciali. Questo outfit è concentrato sulla lana rigenerata proprio per raccontare lo sforzo al cambiamento dell’identità, lo sforzo che dobbiamo mettere in campo tutti i giorni, e noi donne ancora di più, ricordandoci appunto di fiorire sempre. La gonna è come un recinto, staccata e mobile dal corpo, proprio per focalizzare l’attenzione alla nostra identità che non deve diventare limite ma protezione e elasticità insieme”.

Le creazioni di Chicco Margaroli

Vetsiti, caschi che richiamano alla forza della natura, ma anche creazioni che nascono dal voler far tornare al centro di tutto l’essenza primitiva della natura, come gli anelli Patto di Terra, fatti con patate d’alta quota stabilizzate (e arrivate così fino in Sicilia), e che sono l’ultima opera di Chicco Margaroli, pronta per nuove sfide e nuove frontiere da avvicinare e oltrepassare. Ora sarà la volta di alcuni appuntamenti italiani, tra cui Roma e poi le opere della valdostana voleranno a Berlino, sempre con lo stesso spirito e sempre con la stessa voglia di esprimere le condizioni umane partendo dalla natura e lì ritornando.

 

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