Mostre, anche Emilio Isgrò nell’estate valdostana
Ha scelto il Centro Saint-Bénin di Aosta, l’Assessorato regionale alla Cultura, per presentare oggi – giovedì 28 marzo – le mostre in programma per la primavera e l’estate del 2019.
Immersi tra le vignette ed i quadri di Jacovitti – mostra che chiuderà il 28 aprile -, l’occasione è ghiotta per scoprire l’offerta regionale che, dice l’Assessore Laurent Viérin, a livello culturale “tramite calendario unico, si lega a quella turistica per per promuovere tutto prodotto Valle d’Aosta”.
Già anticipati nei mesi scorsi due “grossi calibri”, il maestro dello “Spazialismo” Lucio Fontana – tra artisti fondamentali del ‘900 -, al Museo Archeologico dal 12 aprile al 22 settembre (e terza mostra monografica al mondo a lui dedicata, contando le due in corso a New York), ed il fotografo americano in quota alla “filiera” Magnum Photos Steve McCurry al Saint-Bénin (3 maggio – 6 ottobre), altri appuntamenti completano ora il panorama culturale scelto dall’Amministrazione.
Emilio Isgrò ed i “Promessi Sposi cancellati” al Gamba
Nome forte della stagione delle mostre è quello di Emilio Isgrò, l’artista 81enne padre delle “cancellature”, peculiare forma di espressione del maestro siciliano (di stanza a Milano) in perenne movimento tra la “Poesia Visiva”, l’Arte concettuale e la ricerca – quasi semantica – letteraria.
Al Castello Gamba di Châtillon – grazie alla collaborazione della Regione con l’hub culturale Casa Testori di Milano – sarà in mostra una delle opere più monumentali di Isgrò: i “I Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati” (dal 6 aprile a 16 giugno), l’opera di cancellazione delle parole – mantenendo quelle secondo lui più significative – realizzata dall’artista su 35 copie del capolavoro manzoniano, mostrandone la potenza “sorgiva” della scrittura.
“Con l’Associazione culturale Casa Testori – ha spiegato Viviana Vallet, responsabile scientifica della struttura – abbiamo intrapreso il percorso ‘Per un nuovo Gamba’, per ridare vivacità a sei anni e mezzo da sua riapertura. Dobbiamo sentire il sito come un nostro patrimonio, qualcosa di vivo che va avanti, e aprirci al contemporaneo del territorio, affinché gli artisti si sentano protagonisti di questo spazio e a casa, spronandoli a presentare i loro progetti”.
“È un’occasione importante – il commento invece del Direttore di casa Testori Davide Dall’Ombra – perché il ‘Gamba’ non è uno ‘scatolone da riempire’ né un museo privo di storia. Anzi sono sicuro che non tradirà aspettative di chi lo visiterà”.
Le mostre aostane
Nella ex Chiesa di San Lorenzo, di fronte a Sant’Orso, riparte la rassegna “La montagna fotografata, la montagna scolpita”, che lega i linguaggi di scultura e fotografia. Protagonisti, dal 24 maggio al 29 settembre, saranno le grandi opere di Guido Diémoz e gli scatti di Roberto Andrighetto.
All’Hôtel des États, invece, dal 24 aprile, sarà in scena “Montagnes Résistantes. Vallé d’Aoste et Haute Savoie”, la mostra con le fotografie dei luoghi della Resistenza – in un parallelo tra ieri ed oggi – tra le due regioni.
Dal 14 giugno, sempre nello spazio espositivo in piazza Chanoux, farà mostra di sé “Elogio alla pittura”, con le opere pittoriche di Roberto Oggiani e Gianni Pedotti, con quadri che ondeggiano tra l’informale materico di Fautrier, quello “liquido” di Rothko e l’espressionismo di Kirchner.
I dieci anni di Les Mots
Qualche novità, fuori dai “percorsi-mostra” tot court li svela ancora Viérin, a partire dalla celebrazione del decennale del “festival della parola” Les Mots: “Il decimo anno della manifestazione – ha spiegato – verrà festeggiato con un percorso in fotografia di questi dieci anni di edizioni, con degli scatti degli ospiti che si sono susseguiti, da Corona ad Allevi, a tanti altri personaggi del mondo della cultura e della scienza”.
Due “nuovi” castelli a Châtillon
Tra le novità, prosegue Viérin ci sarà l’inserimento del Castello Gamba all’interno delle iniziative del Cervino Film Festival, che cercherà di coinvolgere tutta l’unità des Communes, ma soprattutto la prossima riapertura del Castello di Ussel a Châtillon: “Quest’anno – chiude l’Assessore – riapriremo il castello di Ussel, struttura chiusa da anni e luogo di mostre e cultura per lungo tempo, che insiste su un territorio che stiamo rilanciando”.