Musicastelle, Gabbani ed il concerto delle polemiche
Lunghe code, un'attesa 'insopportabile' per alcuni, e centinaia di persone che hanno rinunciato al concerto di Francesco Gabbani. In una edizione 'record' per Musicastelle Outdoor, la 'nota stonata' non è stata musicale, ma organizzativa.
Per il concerto di Gabbani, tenutosi sabato 22 luglio a Les Druges di Saint-Marcel, l'attesa era parecchia. Talmente alta che si sono presentate circa 6mila persone. Un successo che ha però fatto storcere più di un naso a partire dallo stuolo di polemiche che – come ormai d'abitudine – vedono i social network, e Facebook in particolare, in prima linea nel raccogliere malumori assortiti.
I punti critici sono stati, a detta di molti, le lunghe code per l'attesa delle navette gratuite – in realtà dei bus da 70 posti – che portavano la gente fino a Les Druges e i cui ritardi hanno impedito a molti di assistere al concerto. Tempi d'attesa considerati insostenibili, che a detta di molti hanno raggiunto anche le tre ore.
La location, poi, ha fatto il resto. Troppi i 13 km in salita – si sono lamentati in molti – per decidere di bypassare la navetta ed avventurarsi a piedi, soprattutto per chi ha deciso di andare al concerto con i bambini, parte rilevante del pubblico del cantante carrarino. Non di meno qualche problema logistico lamentato ha riguardato anche la zona stessa scelta per il concerto, tra chi si è lagnato per le difficoltà di riuscire anche solo a vedere il palco e tra chi ha evidenziato la scarsa qualità dell'audio.
Ha gettato invece acqua sul fuoco delle polemiche la Sindaca di Saint-Marcel Enrica Zublena, ieri in consiglio comunale, a seguito di un'ampia discussione sul tema: “Non possiamo che dirci soddisfatti – ha commentato – e terremo in debita considerazione le critiche allo scopo di migliorare ulteriormente l’organizzazione di eventi di tale portata. Inoltre vedo con favore l’ipotesi, ventilata da alcuni, di consentire l’accesso dopo un pre-acquisto di biglietti gratuiti, fatto che consentirebbe di monitorare l’afflusso solo di un numero di spettatori definito e di gestirne ancor meglio la mobilità”.