Nel mondo delle portiere grazie al libro del valdostano Giuseppe Mammoliti

16 Dicembre 2020

Una nuova avventura per Giuseppe Mammoliti, il preparatore delle portiere della Juventus F.C. Femminile che, dopo diversi anni nell’ambiente, ha deciso di lanciarsi e di svestire momentaneamente gli scarpini per mettere nero su bianco quello che questo mondo gli ha trasmesso.

Un passato da calciatore, un passaggio al Torino F.C. da preparatore e poi il salto sull’altra sponda del Po, dove il valdostano trova una casa e una famiglia sportiva che lo farà crescere, portandolo a lavorare con le migliori. Da questa esperienza Mammoliti cerca di trarre il 100%, come di tutti i progetti che lo vedono coinvolto (si è occupato anche di esperienze green e per la salvaguardia dell’ambiente e dei ghiacciai) e decide di gettarsi testa bassa nell’avventura della scrittura: “L’idea di scrivere un libro sul ruolo del portiere nel calcio femminile è dentro di me dalla fine del primo anno in Juventus – racconta il giovane -, ma all’epoca pensavo di avere davvero poca esperienza in merito per dare un contributo concreto a chi come me si avvicina a questo mondo meraviglioso, quindi decisi di aspettare e prima di tutto fare i fatti sul campo”.

Di “fatti sul campo” Giuseppe Mammoliti ne ha fatti, la Juventus lo riconferma e finalmente le giornate sul rettangolo verde si accumulano e diventano vera esperienza, vero bagaglio e materiale per produrre qualcosa di importante e che sia in grado di affrontare anche tematiche spinose e complicate: “Nel libro ho deciso di affrontare il primis la questione della differenza di genere, argomento a me molto caro. Sono davvero convinto che la prima barriera sociale da abbattere sia questa, poi possiamo parlare di tattica, tecnica e tutto il resto, ma la questione di genere è il primo baluardo”.

Una scelta gerarchia di temi che non è scontata se si pensa al mondo del calcio, sempre fortemente criticato per la disparità di trattamento e di visibilità tra uomini e donne, ma che Giuseppe ha imparato a conoscere e affrontare quotidianamente, anche se non dimentica che il calcio è fatto anche di tanto altro, di questioni più legate al gioco vero e proprio.

“Nel resto del libro – continua il preparatore -, si affrontano tutti gli argomenti relativi al ruolo: differenze antropometriche tra uomo e donna, la tecnica, l’aspetto tattico, l’evoluzione del ruolo dall’attività di base alla primavera, la gestione delle emozioni, il capitolo sulla psicologia, a mio avviso, è il più bello del libro, e infine un’intervista tra Laura Giuliani e Doris Bacic, dove si mette in evidenza la differenza culturale sul ruolo”.

La Portiera di Giuseppe Mammoliti

Per capire perché ci fosse bisogno di un libro che desse voce alle calciatrici dal punto di vista di chi le prepara e con loro lavora a contatto tutto il giorno, basterebbe sapere che questo è per il momento l’unico volume sul tema e in qualche senso Giuseppe è un pioniere che, grazie all’esperienza sul campo porta all’attenzione di tutti un mondo spesso sconosciuto o comunque non così famoso.

Il titolo, che potrebbe far sorridere i più, in realtà è un marcato tratto distintivo di ciò che il libro ha voluto e vorrebbe fare: abbattere le barriere linguistiche sul campo. Lo stesso Mammoliti è fortemente convinto della sua scelta: “Ho voluto fortemente usare un linguaggio inclusivo e questo spero sia un primo passo per rendere equo un mondo prettamente maschile. Sono giunto a questo titolo grazie anche a un confronto con una persona a me cara. C’è anche del suo in questo titolo e le sono grato”.

Il libro, edito da Calzetti&Mariucci (una delle case editrici italiane più famose per quanto riguarda il mondo sportivo n.d.r.), come prefazione può vantare due firme davvero notevoli del mondo del calcio femminile come “Cristiano Viotti, collega, amico e preparatore delle portiere della nazionale femminile maggiore e Sara Gama, capitana della nazionale femminile” e sarà disponibile nelle librerie e su Amazon a partire dalla prossima settimana.

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