Plaisirs de Culture, in tanti per l’inaugurazione a Palais Lostan
Se la cultura torna di moda, l’inaugurazione di Palais Lostan è una prova di ciò che accade.
Complici le temperature miti di questo settembre valdostano, piazza Severino Caveri si è riempita di visitatori pronti a farsi meravigliare dal restauro di uno dei palazzi, agli occhi dei valdostani, più misteriosi di sempre.
L’inaugurazione del restaurato palazzo, già sede cinquecentesca del balivo Mathieu Lostan da cui prende il nome, ha dato il via in grande stile alla settimana di Plaisirs de Culture, la sette giorni che dal 15 al 23 settembre permetterà l’ingresso gratuito a tantissimi siti archeologici, museali e storici valdostani.
Collegamento fra la piazza dell’antico Foro Romano e la storicamente degradata via Lostan, il palazzo centralissimo è diventato anche il pretesto per restituire alla città di Aosta la porzione urbana che lo circonda, permettendo al capoluogo di riappropriarsi di una zona che da troppo tempo era inavvicinabile per i lavori e che in molti ricordano eternamente blindata. In questo edificio verranno spostati in futuro tutti gli uffici della soprintendenza ai beni culturali, mentre per ora i fortunati visitatori hanno potuto ammirare le foto dei lavori e del passato scattate dal fotografo Pietro Celesia, oltre che l’intonaco originale del 1500.
“I lavori, iniziati nel 2012 – spiega Roberto Domaine, soprintendente ai beni culturali -, possono ora restituire un punto nevralgico alla città e spero che questo possa diventare un centro pulsante per la città del domani. Per noi inaugurare questo sito significa permettere ai valdostani di vivere a 360 gradi la cultura e anche i luoghi meno noti o addirittura sconosciuti”.
Lo stabile, soggetto a diversi lavori strutturali di grande importanza, è stato impreziosito nel corso della serata dalle scenografie di luci a cura di Andrea Carlotto per Silent Media Lab e dalla delicata selezione musicale di Romeo Sandri, a prova del fatto che la cultura può traghettare i visitatori dal passato al futuro, facendo diventare di moda ciò che troppo spesso si dimentica, come la cultura.
La lista dei siti visitabili durante la settimana di Plaisirs de Culture è consultabile sul sito della Regione.