Sfom, lezioni sospese: “scelta precauzionale”

01 Ottobre 2018

Genitori, docenti e studenti si sono agitati dinanzi al cartello appeso sulla porta della scuola di Via San Giocondo e pubblicato sul sito www.fondazionemusicalevda.it

Annunciava la sospensione degli incontri con le famiglie e gli studenti, programmati per oggi e domani, per “problematiche amministrative” e parlava di un possibile rinvio dell’inizio dell’anno scolastico.

A gettare acqua sul fuoco, però, è la stessa Fondazione per bocca della sua Presidente Anna Maria Merlo. “Non è assolutamente detto che l’inizio dell’anno scolastico slitti” ci spiega. “Noi abbiamo tutto pronto, le attività sono programmate e stiamo lavorando affinché questo non accada”.

La possibile sospensione è stata una decisione presa in via cautelativa ed è dovuta, manco a dirlo, a problematiche di tipo economico. La Sfom è in attesa, dal mese di luglio, di una risposta da parte della Regione e in particolare dell’Assessorato regionale alla cultura, sui fondi aggiuntivi che la Regione, di solito a luglio, le destina per coprire i costi dei docenti precari. “Solo con la fine delle iscrizioni siamo in grado di capire quanti docenti a contratto dobbiamo prendere per coprire la domanda” spiega ancora la Merlo.

Una domanda, quella di formazione musicale, che cresce: gli iscritti alle diverse classi e attività proposte dalla Sfom per l’anno 2018/2019, nel complesso, sono più di 800. La Presidente del cda, da economista, mette anche sul tavolo i numeri dell’istituzione culturale: ogni studente costa mediamente 1.500 euro, mentre le rette coprono dai 200 ai 600 euro a seconda del tipo di attività. Il contributo della Regione alla scuola è pari, invece, a 1 milione 245mila euro. “Da sempre sappiamo che non è sufficiente a coprire anche i docenti a contratto, non a caso abbiamo formulato già in estate una proposta di portarlo a 1 milione e 500 mila euro e renderlo comprensivo di tutto” sottolinea Anna Merlo.

Una proposta a cui l’Assessore non ha mai dato una risposta. Così come non è pervenuta, anche se più volte sollecitata, la risposta sui 200mila euro chiesti per far fronte ai docenti a contratto che dovranno essere assunti con l’inizio dell’anno e per far fronte ad alcune manutenzioni e adeguamenti nelle sedi. “Senza sapere se potremo contare su questo extrabudget io non assumo” sottolinea ancora Anna Maria Merlo.

Ma cosa accadrebbe concretamente alla Sfom in caso di diniego da parte della Regione è la domanda che si pongono in molti. “Se l’Assessore ci dovesse dire di no, ne faremo a meno e ci toccherà razionalizzare l’attività della scuola”. Che, in parole povere, significa ridurre la qualità dell’offerta formativa. Ma non solo: sono un centinaio gli studenti che dipendono da docenti a contratto. “La classe più problematica che ci preoccupa maggiormente è quella di violino che ha una forte richiesta, ma un unico docente interno”. Il rischio effettivo è che la scuola non possa accogliere i nuovi iscritti e si veda costretta a non accettare l’iscrizione anche di 21 studenti che hanno già frequentato negli scorsi anni.

Anna Merlo poi incalza: “Sappiamo che ci sono meno soldi per tutti: un’ulteriore opera di razionalizzazione è possibile, ma ce lo devono dire”. L’occasione per confrontarsi e condividere le  intenzioni reciproche Sfom e Assessorato all’Istruzione e cultura ce l’avranno già domani, martedì 2 ottobre, nell’incontro urgente programmato alla mattina presto.

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