Sospensione di Scienze della formazione primaria, per Rini è una “soluzione temporanea”
"Una scelta responsabile, prudenziale e onesta nei confronti dei nostri studenti non poteva che essere una sospensione dell’attivazione del corso per l’anno accademico 2015/2016. Valuteremo se riattivare o meno il corso nell’anno accademico 2016/2017". E’ questa il giudizio dell’assessore regionale all’Istruzione Emily Rini in merito alla decisione da parte dell’Università della Valle d’Aosta, di non attivare per il prossimo anno il corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria. Lo ha espresso oggi in Consiglio regionale rispondendo a un’interpellanza del gruppo PD-Sinistra VdA.
"Una decisione che riteniamo grave – ha detto il Capogruppo Raimondo Donzel – in quanto l’Ateneo non riesce a trovare una stabilità formativa, senza un vero piano di sviluppo". Nella sua risposta l’assessore Rini ha ricordato che «il corso di laurea in Scienze della formazione primaria è estremamente professionalizzante: coloro che si iscrivono hanno la legittima aspirazione di andare ad insegnare e non di restare disoccupati. I dati attuali forniti dalla Sovraintendenza all’Ateneo indicano che sono iscritti nelle graduatorie regionali oltre 150 insegnanti: 93 (di cui 7 con riserva) per l’infanzia e 74 (di cui 11 con riserva) per la primaria: tale numero rappresenta il contingente che può essere utilizzato per l’ingresso in ruolo nella scuola a fronte di eventuali cessazioni. A questi occorre, però, aggiungere il contingente attuale degli iscritti all’Università al corso di laurea in Scienze della formazione primaria che si laureeranno presumibilmente nei prossimi anni: 155, di cui 107 iscritti al nuovo ordinamento del corso magistrale quinquennale e 48 iscritti al vecchio ordinamento del corso quadriennale. Siamo quindi ad oltre 300. Oltre a ciò occorre considerare coloro che sono attualmente iscritti nelle graduatorie di istituto e che in caso di futura selezione concorreranno insieme ai laureati del corso di laurea in Scienze della formazione primaria per eventuali posti a ruolo: sono 213 per la primaria e 206 per l’infanzia. In relazione ai numeri appena forniti le cessazioni dal servizio previste per il 2015 dovrebbero attestarsi intorno alle 27 unità".
Secono Rini, dunque, "la scelta attuata deve pertanto considerarsi temporanea. La richiesta di un tavolo di confronto pubblico sul corso di laurea in esame è senza dubbio una strada percorribile, tenuto conto che il confronto con il territorio è un processo che l’Ateneo ha costantemente posto in essere".
Il Capogruppo Donzel ha replicato: "Siamo di fronte ad un passaggio delicato e dobbiamo ragionare sul modello di ateneo che vogliamo, ossia se vogliamo attrarre studenti da fuori o se vogliamo fermarci al territorio valdostano. Sarà importantissimo confrontarsi per elaborare un modello che sia sostenibile e che guardi ad un orizzonte temporale più ampio e non solo ad un anno, puntando sulla formazione in francese e inglese".