Stran(i)eri, l’accoglienza raccontata e spiegata

27 Febbraio 2019

In un periodo storico dove la parola “straniero” assume connotazioni decisamente diverse dalle consuete, il progetto Stran(i)eri si pone come obiettivo quello di diffondere una conoscenza approfondita delle storie e dei percorsi che portano le persone ad attraversare continenti in guerra e mari che sono diventati cimiteri, nella speranza di una vita migliore.

Stran(i)eri è un progetto editoriale in divenire composto da due volumi, sostenuto dal crowdfunding, come racconta una delle referenti, Francesca Schiavon: “Il nome del progetto è nato da una proposta di Erika Centomo che abbiamo immediatamente accolto perché contiene due parole forti e inequivocabili: Stranieri e Stra-neri. Sappiamo bene come il colore della pelle, l’evidenza della differenza, segni pesantemente i rapporti fra gli italiani e i nuovi venuti. Il riferimento all’estraneità e, contemporaneamente, al colore nero ci ha ricordato l’approccio di Frantz Fanon, il grande psichiatra, antropologo e filosofo, che ha dedicato al tema del razzismo, della “peau noire”, e non solo, studi approfonditi e ci ha colpiti per l’immediatezza, anche un po’ rude e, nello stesso tempo, per la leggerezza del gioco di parole”.

Oltre al rimando a Frantz Fanon, il livello di impatto del progetto si basa proprio sulla comprensione e su una conoscenza più umana del tema della migrazione. Rimanere in superficie senza addentrarsi nella comprensione del fenomeno non permetterà mai di accogliere in maniera adeguata queste persone: “La scelta del crowdfunding non è casuale, è una modalità di coinvolgimento del maggior numero di persone interessate ai temi dell’accoglienza. Ciò che ci preme è parlare di accoglienza dei migranti come valore condiviso, consapevoli che il tema rimanda a una cultura fondata sulla ricchezza delle differenze e sul rispetto dei diritti umani”.

Il progetto editoriale, concretamente, è composto da due volumi: il primo nasce da un laboratorio dedicato al fumetto che ha coinvolto un gruppo di profughi e richiedenti asilo, giovani e giovanissimi, sbarcati come tanti sulle coste italiane e arrivati ai piedi delle Alpi, in Valle d’Aosta; mentre il secondo intende raccontare la storia della scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo. La scuola è attiva in Valle d’Aosta da due anni ed è stata frequentata da duecento studenti, con vari livelli di alfabetizzazione e di scolarità, provenienti da molti paesi dell’Africa subsahariana e dell’Asia, ma anche da paesi comunitari e del Medio Oriente. Il libro ripercorre il lavoro svolto dai docenti con i ragazzi alle prese con una lingua nuova e una cultura con cui confrontarsi quotidianamente.

Soprattutto nel secondo volume è chiaro che il tema dell’accoglienza non faccia riferimento solo alle popolazioni africane, ma che debba essere esteso anche ad altre culture e zone geografiche: “Attraverso le due pubblicazioni – continua la Schiavon -, diverse per taglio e contenuti, ci proponiamo di consentire ai futuri lettori di avvicinare la realtà quotidiana di chi, straniero in terra straniera, vive nella quotidianità gli effetti del percorso migratorio che l’ha portato nel nostro paese”.

Il progetto verrà presentato venerdì 1 marzo alle 18 all’Espace Populaire, l’incontro sarà anche l’occasione per spiegare meglio il processo di crowdfunding e sostenerlo; molte delle ricompense messe all’asta sul sito di raccolta fondi sono firmate da importanti fumettisti italiani come Vauro, Maicol & Mirco e Sauro Ciantini. Il progetto ha una pagina facebook attraverso la quale è possibile rimanere aggiornati e trovare le ricompense del crowdfunding. L’evento all’Espace Populaire è organizzato dal gruppo di lavoro che ha ideato il progetto: le edizioni End, Erika Centomo (illustratrice, sceneggiatrice e qui curatrice del libro a fumetti), Andrea “Sago” Di Renzo e Francesca Nicco (Cooperativa Arc en Ciel), Giulio Gasperini e Tiziana Gagliardi (Scuola di italiano DoubleTe).

Un altro appuntamento è previsto il 10 marzo al castello Tour de Villa di Gressan. Per sostenere il progetto cliccate qui

 

Exit mobile version