“Sul più Bello”, nella nuova serie tv c’è anche l’attore valdostano Simone Moretto
C’è un po’ di Valle d’Aosta nella nuova serie televisiva “Sul più bello”, seguito e spin-off della trilogia vista al cinema e nata dalla penna di Eleonora Gaggero, prodotta da Eagle Pictures in collaborazione con Prime Video. Tra i protagonisti, insieme a Ludovica Francesconi, Jozef Gjura e Gaja Masciale e la partecipazione speciale di Giancarlo Commare, c’è anche il valdostano Simone Moretto. Classe 1980, Moretto lavora nel mondo del cinema e della tv da anni. Formatosi alla Scuola di recitazione del TSP (Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse), frequenta in seguito laboratori a Parigi, dove partecipa per un anno a una scuola di cinema basata sul metodo Actor’s Studio di New York e a Milano dove lavora direttamente con John Strasberg, figlio del grande Lee Strasberg. Infine, si perfeziona presso l’HT STUDIO di Roma con Patrizia De Santis, prima insegnante di tecnica Chubbuck certificata a Hollywood per l’Italia.
Negli ultimi anni ha preso parte a numerosi film e serie tv nazionali, tra le quali Kapuf – Piccolo Mostro, Un passo dal cielo, Doc3, Palazzo di Giustizia di Chiara Bellosi, presentato al Festival di Berlino nel 2020, You Die (proiettato in 400 sale in America) e Il cielo guarda sotto di Roberto Gasparro. A teatro lavora stabilmente dal 2010 con la compagnia Torino Spettacoli, conosciuto soprattutto per il ruolo del parrucchiere matto in Forbici Follia (oltre 1500 repliche) e l’investigatore Poirot in Caffè Nero per Poirot.
La trama della serie
La serie – sei mini-puntate da 40 minuti – riparte proprio dalla conclusione del film “Sempre più bello”. Salvatasi dal rigetto dell’operazione ai polmoni, Marta decide di prendere finalmente in mano la sua vita. Ma questa volta al suo fianco non c’è più Gabriele che, pur avendola supportata nei momenti difficili della malattia, si è rivelato solo un buon amico (e non l’uomo della sua vita). Nel frattempo, anche per Jacopo e Federica è arrivato il momento di crescere e prendersi delle responsabilità: dopo la delusione d’amore con Dario, l’affascinante dottore che aveva in cura Marta, Jacopo deciderà di aprirgli di nuovo il suo cuore mentre Federica troverà il grande amore scontrandosi con un destino non sempre concorde con i suoi piani. Diretta da Francesca Marino, la serie tv è stata co-sceneggiata dal creatore della trilogia originale Roberto Proia. “Sul più Bello – La Serie” è ora disponibile su Prime Video con tutti gli episodi.
Il ruolo di Moretto: “Sono un cattivo vero”
Simone Moretto è Omar, il “cattivo” della serie: “In genere io sono quello buono – svela Moretto – questa volta invece sono l’antagonista. Scherzi a parte, ho vestito diverse volte i panni del criminale, però sempre in maniera subdola e ambigua, mentre in questo caso è proprio conclamato. Sono il padrone del locale in cui lavora una delle tre protagoniste e povera ragazza, la tratto davvero molto male”. Un ruolo non semplice da interpretare, che ha regalato all’attore un’occasione di crescita. “Ci ho lavorato parecchio perché si tratta di un personaggio molto lontano da me, cioè fondamentalmente io sono proprio l’opposto nella vita – spiega ancora Moretto – e allo stesso tempo mi sono anche divertito, nel cercare un po’ quella cattiveria”. Per il momento, la seconda stagione non è stata ancora messa in cantiere: il suo futuro dipenderà probabilmente dalla risposta del pubblico e dai dati degli streaming.
Nel frattempo, Moretto sta già lavorando su altro. “Tornerò a teatro con una commedia inedita, Delitto incompiuto di Agatha Christie di Massimo Pica: lo stiamo imbastendo ora, saremo in tournée da novembre in poi. A Torino e nel nord Italia…poi chissà, magari anche in Valle d’Aosta”. E al cinema, quando ti rivedremo? “È stato il mio primo amore e poi certo, la vita mi ha portato a fare teatro, anche perché da qualche parte bisogna pur iniziare: è più accessibile e in qualche modo più semplice per chi sta iniziando questo lavoro. Però ecco, il cinema è il mio sogno fin da bambino e mi sono un po’ commosso, in questi giorni, riguardando la serie, ripensando ai miei inizi, ai film guardati nei lunghi pomeriggi d’inverno alla biblioteca di Aosta, e poi al mio percorso. Quindi spero di tornarci il prima possibile”.