Torna dal 15 aprile al 1° maggio il festival “Les Mots”, 15 giorni all’insegna della letteratura

06 Aprile 2017

Ora, per quindici giorni, la parola passa a 'Les Mots'. Sarà inaugurata infatti sabato 15 aprile alle 16.00, e durerà fino al 1° maggio, l'ottava edizione del 'Festival della parola in Valle d'Aosta', la kermesse culturale che porta – letteralmente – i libri in piazza Chanoux, il 'salotto buono' di Aosta.

Oltre 90 gli appuntamenti in programma, che spaziano dagli incontri con gli autori agli interventi musicali, fino agli 'Assaggi culturali' , con l'abbinamento tra i vini delle aziende del territorio e gli autori locali. E non mancheranno in questa edizione i nomi di punta come Alberto Mantovani, Veronica Pivetti, Paolo Cognetti (col quale dialogherà lo sciatore Federico Pellegrino), o ancora Vittorio Sgarbi, Luca Bianchini, Lorenzo Cemonesi, Maria Rosa Cutrufelli, Umberto Ambrosoli, passando per Antonello Dose, Sveva Casati Modignani, Valerio Callieri o Giovanni Caccamo, o ancora gli scienziatiVincenzo Barone e Marco Tavani.

Un'edizione che, come di consueto, ha un preciso tema di riferimento, quello de 'la Svolta': “Les Mots – ha spiegato l'Assessore regionale alla Cultura Chantal Certan – è un incontro di cittadini, occasione di crescita comune libera e aperta al confronto, una grande libreria temporanea ed un momento di distensione. Il tema è quello della 'Svolta', perché il cambiamento è la condizione naturale dell'essere umano, e spesso arriva quando meno te l'aspetti. Anche le tradizioni stesse si trasformano e non rappresentano l'opposto del cambiamento ma la dimostrazione che ci si può adattare al territorio proprio per sopravvivere”.

Soddisfatto anche il Direttore artistico Arnaldo Colasanti: “Un festival non diventa 'nuovo' perché viene la 'vedette', ma perché nasce dall'inizio alla fine da una sintonia'. Les Mots è fatto dai cittadini ed è straordinario che coinvolga mondo dell'associazionismo, librai, musicisti, compagnie teatrali, la viticultura e le scuole in piena condivisione”.

Coralità che, secondo Colasanti, è la base stessa – tematica e non solo – di questo festival: “La 'Svolta' vera – conclude – è il cambiamento, la scommessa sul fatto che si possa lavorare assieme, che la cultura e la cittadinanza corrano su binari vicini rappresentando gli elementi della migliore dignità di un paese: la cultura, cioè, come modello di incontro”.

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