Un vocabolario per il patois di Champdepraz, 1.900 parole per viaggiare nei ricordi e guardare al futuro
Una “macchina del tempo” per viaggiare nei ricordi di un’epoca lontana e, allo stesso tempo, guardare al futuro di una lingua che rischia di perdersi. Il patois di Champdepraz può ora contare su un dizionario che raccoglie 1.900 parole, tradotte in italiano e in francese, arricchito dalle illustrazioni degli alunni della scuola elementare del paese. Il volume – nato da un lavoro collettivo che ha coinvolto il Comune, un gruppo di volontari, il Guichet linguistique e la scuola – sarà presentato sabato 25 gennaio, alle 20.30, nella saletta della trattoria Da Angela, in località Capoluogo.
“Il patois, nella sua variante specifica parlata nel nostro comune, rappresenta un elemento essenziale della nostra comunità, intrecciandosi con la vita delle persone fin dall’infanzia – spiegano la sindaca Monica Cretier e l’assessore comunale all’Istruzione e alla Cultura, Marco Daguin -, ma con i cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni nello stile di vita, nelle relazioni lavorative e nei mezzi di comunicazione viene sempre meno utilizzato e tramandato all’interno delle famiglie rischiando di essere perso”.
Da qui l’idea di realizzare un vocabolario, con l’aiuto di un gruppo di volontari del paese, che contenesse oltre alle parole dei disegni realizzati dagli alunni della scuola. “Per reclutare i collaboratori, abbiamo diffuso una locandina pubblicata anche dalla stampa locale – dicono Cretier e Daguin -. La risposta è stata immediata: nel giro di pochi giorni, una decina di volontari si sono offerti di partecipare. Poco dopo siamo stati contattati dal personale del Guichet linguistique francoprovenzale della Valle d’Aosta che ci ha proposto di ampliare il progetto. L’obiettivo è così diventato la realizzazione di un dizionario con piu’ di 1.900 parole tradotte in italiano e in francese, corredato da esempi d’uso, registrazioni audio e pubblicazione sul sito patoisvda.org“.
Un ruolo fondamentale è stato svolto da Daniel Fusinaz, esperto in lingua francoprovenzale e collaboratore del Guichet linguistique, che ha coordinato il gruppo, e dalla bibliotecaria Federica Joly, che ha curato la veste grafica del dizionario.
Per la sindaca e l’assessore, il volume “rappresenta molto più di un semplice strumento linguistico: è il frutto di un lavoro collettivo in cui ciascuno ha condiviso i propri ricordi mettendo a disposizione i propri talenti a profitto della comunità. È un primo passo per approfondire ulteriori aspetti della nostra storia locale: dalle miniere alle industrie, dalle guerre all’emigrazione”. Per il futuro, “prevediamo di programmare degli interventi nelle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del patois e ci auguriamo che il gruppo di lavoro impegnato in questa pubblicazione possa fornire il proprio prezioso contributo a favore di qualche nuovo progetto”.
Il dizionario sarà regalato a tutte le famiglie di Champdepraz e a tutte le biblioteche valdostane. Sarà distribuito domenica 26 gennaio, in occasione della festa patronale che prevede dalle 9 il tradizionale “Banquet de Saint François” e la distribuzione del pane nero e dolce, seguiti dalla consegna delle puette ai nati nel 2024, dalla premiazione del concorso dei presepi e, alle 11, dalla messa.