Vasco Brondi porta alla Saison i suoi talismani per tempi incerti
Un concerto intimo e intimista, a tratti portato avanti da un Vasco Brondi emozionato, nonostante lo nasconda bene sotto la facciata del cantautore sicuro di sé, è andato in scena ieri, giovedì 8 novembre, allo Splendor che, per l’occasione, ha vestito i panni di un club dove artista e pubblico sono più vicini che mai accompagnati, protetti entrambi dai “talismani per tempi incerti”, titolo del nuovo album di Brondi che “sono un antidoto per affrontare i tempi incerti, che sono tutti i tempi umani, tutti i tempi di transizione”.
I talismani sono le canzoni che, “possono sembrare futili e poco funzionali in un mondo tendente al funzionale, ma che per me sono indispensabili” e che il cantautore ha pescato in varie fasi della sua vita, nell’album che festeggia i 10 anni (“Costellazioni”), nella sua ultima fatica e anche riproponendo quei “maestri spirituali che ho avuto che sono a volte magari grandi saggi e grandi filosofi, ma invece a volte sono stati semplicemente cantanti che mi hanno trasmesso con la loro musica anche il loro narcisismo, il loro altruismo, il loro alcolismo, ma specialmente la loro grande umanità”. Così Brondi presenta due grandi pezzi provenienti da due scene completamente diverse tra loro: Magic Shop di Franco Battiato e Cronaca Montana dei PGR (Per Grazia Ricevuta, gruppo nato da alcuni ex componenti dei CCCP e dei CSI, n.d.r) e crea un cerchio con la chiusura del live, dopo 90 minuti, quando suonerà Annarella dei CCCP, storico gruppo dalle cui ceneri sono nati CSI e PGR.
L’artista veronese porta anche in scena alcuni brani nati a Estoul, dalla collaborazione e amicizia con lo scrittore Paolo Cognetti che gli ha affidato la colonna sonora del suo primo film da regista, Fiore Mio: “Mi lega a Paolo un’amicizia ormai decennale ed è per me una grande avventura questo cammino fatto insieme. La prima volta che ho raggiunto i 3500 metri di altezza, per un uomo di pianure e acquitrine come mi definisce Paolo, è stata davvero particolare e in queste visite è nata anche Ascoltare gli alberi, scritta a Estoul e registrata lì, e che è diventata la canzone che chiude il film Fiore Mio girato tra Estoul e il ghiacciaio del Monte Rosa”.
La sfida della creazione di una colonna sonora per Brondi sta nell’abilità di creare “musiche che parlassero senza parole, quando invece nei miei brani di parole ce ne sono sempre tantissime; è stata una grande impresa e per farlo mi sono avvalso di queste grandi persone e amicizie che vedete sul palco insieme a me, musicisti incredibili”. E, in effetti, la magia si crea grazie a chi accompagna il cantautore con eleganza e bravura: Angelo Trabace al pianoforte, Daniela Savoldi al violoncello e Andrea Faccioli alle chitarre.
Archiviato il secondo appuntamento musicale, ad attendere la Saison sul varco sarà la grande prova di questa edizione: l’opera lirica con la Madama Butterfly del 29 novembre e 1 dicembre, occasione che ha il gusto di prova del 9 per il Teatro Splendor che vestirà finalmente i panni di un teatro a 360 gradi.