Veillà:la neve scoraggia qualcuno ma il successo non è mancato

31 Gennaio 2014

Le tradizioni sono tradizioni, anche se a volte qualcosa cambia. Da una parte quest’anno si è percepita una Veillà tornata alla normalità dopo un’edizione, la scorsa, contraddistinta da un caldo quasi surreale. E’ stata anche una Veillà più contenuta, nei numeri e nel flusso di persone lungo le vie del centro, è stata infine una Veillà che ha preferito chiudersi in alcune tradizionali cantine a festeggiare. I fiocchi di neve devono aver scoraggiato qualche avventore che forse, dopo la nevicata subìta per tutto il giorno, non aveva voglia di prendersela pure tutta la notte. Nonostante tutto questo il successo per questa edizione non è mancato, ed ha attraversato i luoghi storici della Veillà e la schiena dorsale di Aosta, dimenticandosi però forse un po’ delle vie limitrofe.

Il bel pienone è stato in Piazza Chanoux, dove il vin brulé degli alpini ha avuto un gran successo, a scapito del tradizionale ritrovo di Sant’Orso, storicamente molto frequentato, e alcuni ‘buchi’ più evidenti, come una Piazza Plouves praticamente semi-vuota.
In flessione anche i cori e i concerti, perfino quelli improvvisati, ma in risalita l’affluenza alle cantine come dimostra il ‘successo’ sia di quelle private e più contenute, sia di quelle più capienti, quasi rigorosamente ad invito. Bene anche  alcune ‘rivisitazioni’ della Veillà in chiave moderna come avvenuto nella ‘Cantina Sabotage’. In una via Maillet presa d’assalto infatti, dove prima era sita la libreria ‘À la Page’, è andata in scena una vera e propria festa con tanto di scenografia evocativa, dj-set e birra a fiumi.

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