A luglio 2023 l’inflazione si è abbassata sull’energia, cresce invece sui servizi ricettivi e la ristorazione

10 Agosto 2023

Ad Aosta l’inflazione continua a mordere anche se si allenta lievemente, rispetto al mese scorso, la pressione sui costi dell’energia. Crescono invece quelli per i Servizi ricettivi e di ristorazione. 

Stando all’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – i cosiddetti Nic –, infatti, nel mese di luglio 2023 è stata registrata una variazione pari al +0,4 per cento complessivo rispetto al mese precedente. La differenza sostanziale sta però tutta nel calcolo anno su anno, che vede una variazione del +5,0 per cento rispetto al luglio del 2022.

La differenza con il mese di giugno 2023

Considerando le variazioni congiunturali dei prezzi – ovvero quelle calcolate rispetto al mese precedente – le divisioni di spesa che hanno mostrato nel mese di luglio 2023 le variazioni in aumento più significative rispetto al giugno scorso sono quelle sui Servizi ricettivi e di ristorazione (+3,2 per cento), Servizi sanitari e spese per la salute (+0,6), Trasporti (+0,6), Altri beni e servizi (+0,3), Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,2), Ricreazione spettacoli e cultura (+0,1).

In diminuzione risultano invece le divisioni di spesa su Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,1 per cento), Comunicazioni (-1,1), Bevande alcoliche e tabacchi (-0,5), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,2). Rimangono invariate, nei confronti con il mese di giugno 2023, Abbigliamento e calzature, Istruzione.

Il confronto con il mese di luglio 2022

Le variazioni tendenziali degli indici dei prezzi calcolate rispetto allo stesso mese dell’anno precedente vedono invece ai primi posti nella graduatoria delle divisioni di spesa con variazioni in aumento quelle che riguardano Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+9,9 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+9,8), Servizi ricettivi e di ristorazione (+6,7), Ricreazione, spettacoli e cultura (+5,2), Altri beni e servizi (+2,6), Mobili, articoli e servizi per la casa (+2,5), Bevande alcoliche e tabacchi (+1,9), Abbigliamento e calzature (+1,5), Servizi sanitari e spese per la salute (+1,4), Trasporti (+0,6), Comunicazioni (+0,4).

In diminuzione, lievissima, risulta invece la solo divisione di spesa relativa all’Istruzione che fa segnare un -0,1 per cento.

Lo schema delle variazioni percentuali

In sintesi, ecco le variazioni percentuali degli indici dei prezzi delle principali classi per divisione di spesa:

Exit mobile version