Alpifidi nel 2022 apre al credito diretto alle aziende

06 Novembre 2021

Dopo la fusione con Confartigianato Fidi Cuneo, che a inizio 2021 ne ha cambiato denominazione -da Valfidi ad Alpifidi – estendendone l’attività oltre la regione valdostana, sono allo studio altre novità per l’ente finanziario presieduto da Stefano Fracasso, che ora opera in buona parte del territorio del Nord Ovest, compresi Piemonte e Liguria.

Ottomila soci, suddivisi equamente tra cuneese e Liguria e Valle d’Aosta, con 4mila aziende valdostane nella base sociale che lavorano prevalentemente nel settore artigiano, con una recente apertura al mondo dei commercianti e dei liberi professionisti. “Sono per lo più micro aziende, formate da realtà a conduzioni familiare o di piccole dimensioni con 3 o 5 dipendenti”. Piccole realtà economiche, ma, non solo per i numeri, strategiche per tessuti economici come quello valdostano  e dello stesso cuneese che stanno rialzando la testa dopo la crisi dovuta alla pandemia.

Il presidente di Alpifidi conferma: “La ripresa c’è, l’estate è stata buona, le prospettive non dovrebbero essere così preoccupanti, lo vediamo dai bilanci anche se provvisori del 2021”.  “Speriamo solo che quella che stiamo vivendo non sia una bolla, ma che continui permettendo così all’economia di riprendere fiato” sottolinea.

A queste piccole e micro imprese si rivolge l’idea di Alpifidi di erogare direttamente, senza passare dalle banche, dei finanziamenti per investimenti e per necessità di liquidità temporanea. “Ci siamo accorti che il valore commerciale delle garanzie è sceso anche perché c’è stato un forte investimento da parte dello Stato che ha erogato in questo periodo di crisi, giustamente, garanzie a costi bassissimi”. 

Da lì l’idea di finanziare direttamente le aziende con prestiti di importi contenuti che potranno arrivare fino a 30mila euro massimo. “Stiamo ancora valutando come posizionarci rispetto al nostro patrimonio, per non esporci troppo, ma l’ordine di grandezza è quello”.

 Tra i vantaggi che mette in campo Alpifidi la conoscenza delle piccole aziende del territorio e quindi la possibilità di imbastire istruttorie più velo, con procedure burocratiche snelle, e la possibilità di ottenere il denaro anche in 15 giorni. “Non vogliamo far concorrenza alle banche, ma ci siamo accorti che gli istituti di credito, in particolare quelli grandi, non sono più particolarmente interessati ad erogare prestiti di piccole dimensioni per il costo di gestione della pratica” spiega Fracasso.

Alpifidi punta inoltre ad accrescere la cultura finanziaria delle piccole imprese “per far loro capire che la gestione finanziaria è un aspetto importante tanto quanto il resto” fino a fornire loro una consulenza che le aiuti a discernere gli strumenti finanziari migliori per le loro esigenze.

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