“Aprono le nuove terme: saranno sufficienti per rilanciare Saint-Vincent?”
Sabato 16 inaugurazione e da lunedì 18 si parte alla grande. Di nuovo usiamo il termine “nuove terme” dopo che molti anni or sono si procedette alla realizzazione del grande padiglione panoramico con l’ampio terrazzo vista Monte Bianco. Dopo tanti anni, circa 50, era necessario porre mano e rendere lo stabilimento adeguato ai tempi con proposte innovative che debbono attrarre clientela selezionata alla ricerca di un qualcosa in più delle altre stazioni termali. Qualcosa in più ci sarà? Speriamo di sì.
Saranno sufficienti i grandi lavori già realizzati (c.ca € 10 milioni sui € 20 mil complessivamente stanziati) per le nuove postazioni di somministrazione della cura idropinica con relativi ambulatori medici?
Saranno sufficienti il nuovo bar ed il nuovo ristorante panoramico? Panoramico dall’interno verso sud e la via Ponte Romano ed esterno sulla terrazza? Saranno sufficienti la nuovissima beauty-farm nelle sue varie articolazioni: Social Spa, aperta a tutti con piscine interne ed esterne dotate di vari idromassaggi e getti d’acqua e percorsi salute con saune, docce emozionali e cascate di ghiaccio, saune finlandese, soft sauna e sauna mediterranea ed ancora con bagno a vapore Hammam ed ancora esclusive e riservate Private Spa volte ad un servizio con total privacy per ospiti particolarmente esigenti? Saranno sufficienti i servizi per gli utenti che necessitano di cure nefrologiche?
Tutti noi cittadini di Saint-Vincent speriamo di sì e facciamo gli scongiuri ma questi non sono sufficienti. Dobbiamo essere, come si dice, “più realisti del Re” ed allora sarà necessario avere una perfetta sinergia e collaborazione tra i vari soggetti direttamente interessati e quindi tra comune/regione/gestore terme/commercianti/albergatori ed in generale operatori turistici locali/regionali. Insomma, tutti sulla stessa barca siamo e tutti, ognuno per la sua piccola o grande parte, dobbiamo essere soggetti attivi, anzi direi iperattivi, nella promozione e nella ricerca della massima soddisfazione del cliente. Dobbiamo ricordarci che per sopravvivere le nuove terme non dovranno sottrarre l’attuale clientela ai bar, ristoranti ed alberghi esistenti ma anzi dovranno attrarre essa stessa nuova clientela perché non sarà sufficiente che i conti economici della nuova gestione siano in attivo perché dovrà essere fortemente in incremento il PIL di tutto Saint-Vincent, altrimenti l’iniziativa sarà un totale fallimento.
Speriamo inoltre che il comune abbia, nell’intesa del “project financing”, previsto l’impegno di assunzione di mano d’opera e maestranze locali e che queste non siano assunte per indiretto clientelismo e cioè che la nuova gestione termale non si lasci coinvolgere dal politico di turno che sollecita le assunzioni dei suoi amici. Tanti auguri terme di Saint-Vincent.
Giuseppe Rollandin