Artigianato, l’Ivat vola in Corea alla Biennale della Ceramica di Icheon
Dallo scorso 22 settembre e fino al 4 ottobre la Direttrice dell’Ivat Nurye Donatoni sarà ospite al KICB – Korean International Ceramic Biennale 2019 a Icheon, uno dei più grandi eventi mondiali dedicati alla cultura artigianale.
Un evento che registra numeri da record, con le sue 10.716 opere esposte realizzate da 1.599 artisti presenti provenienti da 82 paesi di tutto il mondo.
“In occasione del decennale – scrive l’Ivat in un comunicato – gli organizzatori hanno invitato figure esperte del settore per rivedere e ripensare le questioni relative alla cultura materiale al fine di comprendere il suo attuale ruolo, gli obiettivi e soprattutto il futuro che si prospetta per l’artigianato d’eccellenza e di tradizione. È stata inoltre costruita una ‘piattaforma di arti’ dove workshop, performance e seminari sono condotti con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la cultura e le opere artigianali”.
Grazie alla rete creata dalla Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico e Tradizionale, a cui l’Ivat aderisce in qualità di ente partner dal 2010, sono state invitate alla Biennale diverse figure, individuate fra esperti, professionisti, docenti universitari e responsabili di enti ed istituzioni museali e tra queste vi è proprio la Direttrice dell’Institut Valdôtain de l’Artisanat, in rappresentanza della cultura artigianale del nostro territorio.
“Questa biennale – spiega Donatoni – rappresenta una grande occasione di confronto con altre realtà culturali per riflettere su modalità più contemporanee di valorizzazione del fare artigianale. A Icheon si parla di ceramica ma l’importanza della promozione e valorizzazione di un sapere antico in ottica contemporanea può essere trasportata nel nostro territorio su altri materiali e tecniche”.
“Anche la Valle d’Aosta ha bisogno di ripensare l’artigianato per individuare le potenzialità che i saperi e le pratiche artigianali possiedono – chiude la Direttrice Ivat –. L’incontro con altre realtà artigianali italiane e internazionali attraverso la Carta dell’Artigianato ci sta dando la possibilità di ampliare i nostri orizzonti e di confrontarci con realtà che hanno fatto dell’artigianato il fulcro di attrattività turistico-culturale del loro territorio”.