Autostrada, Cna: “Gli aumenti mettono in grave difficoltà i nostri artigiani”
"Gli aumenti autostradali mettono in grave difficoltà i nostri artigiani". A dirlo, dopo il nuovo ricorso al Tar presentato da Rav, la società che gestisce il tratto di autostrada A5 Aosta-Monte Bianco, è la Cna.
“Oltre a rendere più elevato e pericoloso il traffico sulla S.S. 26, l’aumento del biglietto autostradale accresce in maniera spropositata i costi del trasporto e della logistica ponendo un gravissimo freno allo sviluppo della Valle d’Aosta” sottolinea il presidente di CNA Valle d’Aosta Salvatore Addario.
“In particolare, occorre ricordare che la tariffa di un N.C.C. è di poco inferiore a un euro al chilometro: quale margine di profitto può avere un imprenditore se il costo dell’autostrada in alcuni tratti è superiore? La tariffa della tratta che collega il casello di Aymavilles a quello di Aosta-Est, poi, è un furto legalizzato nei confronti di coloro che non possiedono il Telepass: sembra impossibile che non si possa trovare una soluzione alternativa con tutte le tecnologie attualmente disponibili”, continua Addario.
Le imprese valdostane da diversi anni, inoltre, non operano "nell’ambito delle manutenzioni né ordinarie, né straordinarie e le poche gare indette applicano prezzi che non sono sostenibili per un operatore locale. L’unico servizio per il quale le aziende locali sono interpellate è quello dello sgombero neve, proposto a tariffe poco appetibili e non aggiornate al mercato”.
Cna si domanda, quindi, "vista l’impossibilità di intervenire, se non tramite proclami e comunicati stampa, ci domandiamo quale sia il ruolo del socio pubblico”.