Bankitalia: dopo un 2022 soddisfacente atteso un peggioramento nel 2023
Nonostante nel corso dei primi 9 mesi del 2022 si sia riscontrata una situazione positiva di ripresa generalizzata in tutti i settori e in particolare nel comparto turistico, fattori di freno quali rincari energetici, difficoltà di approvvigionamento, problematiche nel reperimento di manodopera e conflitto russo-ucraino pronosticano un prossimo peggioramento per il 2023. Il dato è stato comunicato dall’”Aggiornamento congiunturale sull’economia della Valle d’Aosta” rilasciato, dopo il report completo del mese di giugno, dalla Banca di Italia.
La situazione attuale tra privati e imprese
Grazie a un aumento nella domanda estera, le esportazioni hanno riscontrato una crescita importante pari al 45,9% nei soli primi 3 trimestri del 2022, una cifra capace di raggiungere un apice del 71,5% per ciò che concerne la siderurgia; accanto all’azzeramento delle forme di import ed export con la Russia, hanno subito una certa marginalizzazione anche i parametri di interscambio con l’Ucraina.
“Gli investimenti effettuati sono stati leggermente inferiori rispetto ai programmi abbozzati a inizio anno forse a causa di una diffusa tendenza al rinvio motivata dal clima di incertezza sociale che connota la nostra attualità – ha spiegato il vice capo della filiale di Aosta Paolo Emilio Mistrulli nel corso della conferenza stampa di presentazione del documento tenutasi oggi, mercoledì 16 novembre, presso la filiale del capoluogo -. L’attesa per il 2023 è quella di una intensificazione delle scelte economiche di molte imprese, che, dopo il miglioramento delle proprie condizioni registrato quest’anno, attendono per i mesi a venire un ulteriore passo verso il pieno recupero”.
Secondo l’”Aggiornamento congiunturale sull’economia della Valle d’Aosta” di Bankitalia, anche le presenze turistiche sono aumentate in maniera consistente e, a seguito di una stagione invernale 2021 praticamente nulla, particolarmente rilevante è stato il boom estivo di soggiorni stranieri giunto a toccare quota +75%.
“Il settore delle costruzioni pare a oggi in espansione nonostante i rincari subito dalle materie prime, così come una crescita significativa è stata notata per ciò che concerne la vendita di immobili residenziali – ha proseguito ancora Mistrulli -. Se l’indebitamento è stato pressoché totalmente eterogeneo andando a verificare la presenza di effettive estensioni soltanto nei comparti energetico e manifatturiero, curiosa è la preferenza da parte di molte aziende ad accumulare liquidità sui propri depositi bancari per fare fronte alle proprie spese imminenti in attesa di un avvenire più stabile ed economicamente sicuro”.
Il mondo del lavoro
Paiono buone, secondo il report economico della Banca di Italia, anche le prospettive lavorative della Valle d’Aosta, dove nel corso del 2022 si sono potute osservare una netta crescita del +8,5% nel numero degli occupati nonché una partecipazione cittadina rafforzata sul versante professionale.
“La disoccupazione è scesa del 6,2%, portando le condizioni di impiego dipendente ai valori antecedenti la pandemia oltre che, forse a causa delle latenti problematiche legate al reperimento del personale, incrementando la quantità di contratti a tempo indeterminato e di forme di stabilizzazione del più incerto tempo determinato – ha resocontato Luciana Aimone Gigio della divisione Analisi e ricerca economica -. Nel corso dei primi 8 mesi del 2022 sono state circa mille le nuove posizioni assunte, anche se molte persone hanno ancora mostrato di fruire di misure di sostegno all’occupazione quali cassa integrazione, deroghe e conti di integrazione salariali”.
L’implementazione della funzionalità lavorativa regionale ha comportato buone ricadute anche sui consumi, che hanno mostrato una continua crescita anche a scapito di alcuni rallentamenti dovuti a prezzi e inflazione in ascesa.
“L’1,3% delle famiglie ha beneficiato, durante l’anno corrente, di forme di sostegno quali reddito e pensione di cittadinanza, così come di assegno unico e universale e bonus sociali a contrasto dei rincari – ha continuato ancora Aimone Gigio -. Anche prestiti per credito al consumo e mutui sono risultati in recupero con prevalenza, visti gli incrementi dei tassi di interesse, di nuovi mutui a tasso variabile accanto alle alternative a tasso fisso che restano comunque le più diffuse”.
Prospettive future
Sulla base questa volta di sole valutazioni e non di dati quantitativi, l’”Aggiornamento congiunturale sull’economia della Valle d’Aosta” di Bankitalia ha sottolineato la pluralità delle variabili a oggi in gioco che, con la loro lunga durata e la loro intensità, non fanno che influenzare ambedue attività produttiva e redditività generando un netto peggioramento sul versante del mercato del lavoro e conseguentemente anche di consumi e investimenti.
“Secondo l’indagine da noi condotta tramite interviste dirette e secondo le statistiche comunicate da “Confindustria”, le aspettative di ambedue operatori e famiglie hanno teso verso il negativo già a decorrere dalla seconda metà del 2022 – ha commentato Aimone Gigio -. Se le attese nel comparto turistico risultano ancora caute e condizionate dalla piega che prenderà la stagione invernale, sui versanti di industria ed edilizia si sono registrate rispettivamente una crescita pur contenuta dei fatturati e una forte incertezza legata a bonus e investimenti fiscali”.
Resistenza e resilienza delle imprese
Nonostante la negatività di molti dei dati comunicati, altre statistiche paiono far ben sperare in uno spirito imprenditoriale che, ancorché rassegnarsi, tenta di arginare e superare le difficoltà del periodo con i propri mezzi e il proprio coraggio.
“Nonostante le ondate di negatività sempre più impetuose, stiamo vivendo una fase di resistenza da parte delle imprese, che perdurano nel combattere contro l’innalzamento di tassi di interesse, l’aumento dei costi per le famiglie, l’inflazione e le problematiche legate ai consumi, registrando un tasso di crescita regionale nettamente maggiore rispetto alla quota media italiana – ha constato il direttore della filiale di Aosta della Banca di Italia Simone D’Inverno -. Gli investimenti previsti per il 2023 paiono in crescita, ciò che tradisce una forma di lotta che diviene resilienza e si spinge oltre nel tentativo di superare le criticità e migliorare se stessi”.