Bonus riscaldamento, parere negativo dei sindaci per problemi organizzativi dei comuni
I sindaci valdostani, nell’ultima assemblea del Cpel, hanno espresso parere negativo alla proposta della Giunta relativa alle disposizioni in materia di sostegno economico delle famiglie con un concorso alle spese per il riscaldamento domestico. In particolare, si legge in un comunicato stampa del Cpel "l’assemblea ha evidenziato alcune difficoltà di mero tipo gestionale connesse alla ricezione delle domande negli uffici comunali". Le domande per l’ottenimento del bonus riscaldamento andranno, infatti, presentate dal 31 marzo in avanti, negli uffici comunali. Ed è proprio qui, secondo i sindaci che nasce il problema.
“L’assemblea – dice il vicesindaco di Aosta, Marino Guglielminotti Gaiet – ha espresso a larga maggioranza un parere negativo. I problemi sono soprattutto di tipo organizzativo, noi non abbiamo personale da dirottare agli sportelli per il bonus. La criticità è sentita non solo da Aosta, ma da tutti i comuni di medie dimensioni". In sostanza i comuni sono disposti a farsi carico del servizio, ma chiedono un aiuto organizzativo e di risorse del personale alla Regione. Augusto Rollandin assicura che con il Cpel e con l’assemblea dei sindaci non c’è stato nessuno screzio “solo un malinteso. Prosegue il rapporto di collaborazione. Adesso stiamo lavorando per aprire un front office ad Aosta”.
A commentare il parere negativo espresso dai Sindaci è Roberto Louvin dell'Alpe. “Non ci sono solo ‘malintesi’ tra Regione ed enti locali alla base dell’opposizione netta dei sindaci – scrive in una nota – c’è un problema di fondo che riguarda l’ulteriore appesantimento burocratico, questa volta scaricato sui comuni oltre che sui richiedenti".
Il consigliere regionale critica poi la scelta di chiedere "una marca da bollo da 14,62 € (su un contributo di 300-350€!) che vuol dire di fatto decurtare ulteriormente il contributo stesso, mentre i 9/10 del ricavato di questa tassa rientreranno nelle casse regionali? "