Bufera nell’Assemblea dei soci Arev. Alessio Zerga: “O vi dimittete o vi denuncio”

29 Aprile 2009
Si è riunita nella mattinata di oggi, mercoledì 29 aprile, l’Assemblea ordinaria annuale dei soci dell’Arev. La sala polivalente della Grand Place di Pollein era gremita di allevatori. Non sono mancati i momenti di tensione. Significativa è stata l’accusa di Alessio Zerga, allevatore di Courmayeur che ha denunciato un episodio secondo lui increscioso. “Diversi sono i problemi che affligono la categoria – dice Zerga – uno di questi è una delle malattie della Valle d’Aosta, Regione che assume anche quando non ce n’è bisogno”.
A fare infuriare Zerga è l’assunzione da parte dell’Arev di un tecnico, nel mirino le modalità dell’assunzione: “Per questa assunzione l’Arev ha fatto un bando pubblico, cosa che non era tenuta a fare. Ma, dal momento che si indice un bando pubblico bisogna farlo seriamente, così non è stato”. Alessio Zerga ha poi illustrato la vicenda: sette sono stati i candidati che hanno risposto al bando (indetto circa un mese fa), tutti quanti, circa 15 giorni fa, sono stati sottoposti al classico colloquio, fin qui nessun problema. “I candidati – spiega ancora l’allevatore – sono stati esaminati da cinque persone, quattro appartenenti al direttivo più il presidente (Gabriele Viérin, ndr) -, ma non è stata la commissione a scegliere. Pochi giorni dopo si è riunito un consiglio del direttivo, al quale hanno preso parte una quindicina di persone. Il consiglio, senza avere nessun elemento ha dovuto votare per scegliere il candidato migliore. Francamente non mi sembra  il modo. In un periodo di crisi serve più meritocrazia, abbiamo bisogno di ragazzi in gamba”.
Ma le accuse di Zerga continuano: “Il fatto increscioso è che il ragazzo in questione sapeva già dal mese di novembre che sarebbe stato assunto. A questo punto non capisco perché si sia deciso di fare un bando”. Zerga conclude con una proposta o, sarebbe meglio dire, con un ultimatum: “O rifate il bando, e lo fate in modo trasparente oppure pretendo che il presidente e il direttivo dell’Arev si dimettano. Se così non fosse andrò a sporgere una denuncia”.
 
Né il presidente né il direttivo hanno presentato le dimissioni, e all’uscita Zerga ha confermato che sporgerà denuncia. La risposta di Gabriele Viérin non si è fatta attendere. “L’Arev non ha l’obbligo di assumere con bandi pubblici. Abbiamo deciso di muoverci diversamente proprio per garantire una maggiore trasparenza. Abbiamo ritenuto di far prendere la scelta al consiglio. Tutti hanno votato, e abbiamo preso la persona che ha ottenuto il maggior numero di voti”. In realtà, precisano dal direttivo, non si tratta di un’assunzione, ma di un incarico dato ad un esterno. Livio Munier fa parte del direttivo, ed è uno di quelli che hanno preso parte alla votazione: “Ci hanno fatto scegliere tra i sette candidati, non avevo nessuna conoscenza per scegliere, ma hanno votato tutti e ho votato anch’io”.
L’Assemblea è stata però anche e soprattutto l’occasione per fare una riflessione sulla situazione nel mondo dell’allevamento valdostano. Sono 35 mila 994 i capi bovini di razza valdostana nel 2008, erano 43 mila e 14 nel ’97, 40 mila nel 2002. Negli anni si è assistito ad una progressiva decrescita. Lo stesso processo si è riscontrato per quanto riguarda gli allevamenti: erano 1992 nel ’97, sono scesi a 1237 nel 2008. Sono invece in crescita gli ovi-caprini. Nel ’99 se ne contavano 1000  passati nel 2008 a 1661.
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