Caro energia: dal mondo produttivo il pressing sulla Regione: “Fate qualcosa”

30 Agosto 2022

Prezzi dei combustibili alle stelle, costi più che raddoppiati per le materie prime, costi energetici insostenibili per continuare la produzione. E’ un vero e proprio grido di allarme quello lanciato dal mondo agricolo, per mano di Coldiretti, e del mondo produttivo composto da imprese e lavoratori attraverso il Savt.

“E’ in arrivo uno tsunami sui prezzi del cibo in Italia con un autunno caldissimo sul fronte economico con la produzione agricola e quella alimentare che in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali” avverte Coldiretti Valle d’Aosta in riferimento agli spaventosi rincari delle bollette che colpiscono imprese e famiglie.

“Il comparto alimentare – si legge ancora in una nota stampa diffusa dall’associazione più rappresentativa degli agricoltori valdostani –  richiede ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro. Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, fino ad arrivare al +70% per la plastica secondo i dati raccolti da Coldiretti”

“Così non possiamo andare avanti e non ci possiamo permettere di aspettare i tempi lunghi della politica – spiegano Alessio Nicoletta presidente di Coldiretti Valle d’Aosta e Elio Gasco Direttore regionale – Rischiamo un crack alimentare, economico e occupazionale visto che proprio in questi mesi si concentrano le produzioni agricole tipiche del Made in Valle d’Aosta e della dieta mediterranea, dalla trasformazione della nostra frutta e dei nostri ortaggi, della nostra uva in vino, dalla carne fino al latte”.

Nei prossimi giorni Coldiretti annuncia un incontro con l’Assessore all’Agricoltura Davide Sapinet. “Vogliamo evidenziargli le criticità e stimolarlo a sollecitare, anche nella conferenza stato regioni, per trovare delle soluzioni immediatamente applicabili al nostro settore. Con l’esplosione dei costi dell’energia rischiamo di perdere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a difendere per il bene del Paese”.

A chiedere un intervento regionale rapido,  in aggiunta a quelli attesi a livello nazionale ed internazionale sul caro energia, per far fronte ad una situazione è anche il Savt, Sindacato autonomo valdostano “travailleurs”.

“Riteniamo che sia fondamentale aprire un tavolo di confronto tra le parti sociali e il Governo regionale al fine di capire quali misure possano essere messe in campo a livello locale per aiutare le famiglie e le imprese“, scrive il sindacato. “Siamo consapevoli che non potrà essere un intervento regionale a risolvere completamente il problema vista la sua entità e che saranno fondamentali gli interventi nazionali e internazionali. È però altrettanto sicuro che anche questi interventi non saranno sufficienti per risolvere del tutto il problema. Per questo è fondamentale capire come si possa intervenire anche con misure regionali per aiutare le imprese e le famiglie, in particolare quelle dei lavoratori che si troveranno maggiormente in difficoltà con il lavoro e si ritroveranno ad esempio in cassa integrazione, come sta succedendo proprio in questi giorni con la Cogne”.

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