Casa di riposo Domus Pacis. Il Pd: “Disatteso l’impegno a garantire i posti di lavoro”

02 Agosto 2012

Il Partito Democratico denuncia in una nota il mancato iimpegno a garantire il posto di lavoro dei dipendenti della Domus Pacis di Donnas  preso dall’Assessore regionale alla Sanità, Salute e politiche sociali, Albert Lanièce nei mesi scorsi. Il Pd fa riferimento al licenziamento di tre lavoratrici di 56, 53, e 32 anni, da parte della Break & Lunch srl che operava in subappalto presso la Società Vivere srl, presso la cucina della Casa di Riposo.

"E’ drammatico constatare che mentre la crisi colpisce duramente la nostra comunità valdostana – sottolinea il segretario regionale del PD VdA Raimondo Donzel – a pagare il prezzo più alto siano i lavoratori e le lavoratrici dipendenti presso servizi che dipendono direttamente o indirettamente dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta. Ora, sebbene nella lettera raccomandata a mano di licenziamento recapitata in data 29 giugno 2012 alle tre lavoratrici, si facesse espresso riferimento al loro passaggio presso la Società appaltante VIVERE srl, tramite una comunicazione a voce le lavoratrici hanno appreso che dal 1° agosto 2012 non sarebbero più state riassunte”.

 Donzel aggiunge nella nota: “Siamo sconcertati dalle procedure messe in atto nei confronti delle 3 lavoratrici, con l’aggravante che strutture come la Domus Pacis di Donnas pur essendo private beneficiano di una convenzione con l’Amministrazione regionale e l’USL, che dovrebbero garantire maggiori tutele ai lavoratori. Oltre al danno le lavoratrici hanno assistito alla beffa di essere rincalzate in cucina nel caso della più anziana, con 15 anni di anzianità da cuoca, da un aiuto cuoco e nel caso dell’addetta alla mensa da una centralinista” e conclude “Parlare di riorganizzazione e di razionalizzazione quando vengono espulse lavoratrici con oltre cinquant’anni di età, difficilmente ricollocabili sul mercato, dà piuttosto l’idea di una superficiale e improvvisata trattativa da parte della Regione. Chiediamo che gli impegni siano onorati sino in fondo e che si trovino le soluzioni per evitare i licenziamenti”.
 

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