Casinò, 12 mln di euro di tagli al costo del personale. I sindacati: “Proposta irricevibile”
Dodici milioni di euro di tagli. A metterli sul piatto oggi è il Casinò di Saint-Vincent che ha incontrato nel pomeriggio i sindacati per parlare del piano di riduzione dei costi.
"Per recuperare risorse – spiega Riccardo Monzeglio della Cisl – ci hanno detto di voler tagliare le retribuzioni su tutta una serie di istituti contrattuali. " Proposta per i sindacati inaccettabile. "Vogliono tagliare nel più breve tempo possibile gli stipendi ma solo sul personale dipendente e non sulla dirigenza. – continua Monzeglio – E’ per noi una proposta irricevibile. Ora ciascuna sigla sindacale farà le sue valutazioni e i suoi approfondimenti e inizieremo poi le trattative ma con i tempi che dettiamo noi".
Parla di "proposta vergognosa" anche Vilma Gaillard della Cgil: "Vengono esclusi i quadri di primo livello, nella piramide è sempre la parte più bassa che viene toccata. E’ vergognoso che a fronte di continui tagli si rimanda sempre il momento della ripresa. Ad oggi non abbiamo un dato chiaro che ci dica lo stato di salute della Casa da gioco, non abbiamo una pianificazione del marketing nonostante vengano destinati a questo 12 milioni di euro, non c’è un piano previsionale e il personale ci racconta di continui problemi con la ristrutturazione e l’organizzazione".
La proposta di recupero di 11.700.000 euro che per 9.050.000 va a toccare la struttura retributiva dei lavoratori riguarda nel dettaglio la cancellazione di incentivi e premi (2 mln), la sospensione di maggiorazioni di orario (600mila euro), la cancellazione di indennità di cassa (350mila euro), l’indennità professionali e di funzione di 2° livello (700mila euro), la sospensione di contributi Fondo previdenza (1,1 mln di euro) e la sospensione dell’ex premio produzione (4,3 mln di euro). Il Casinò prevede poi economie di gestione per 700mila euro, altri 12 milioni di euro arriveranno dalla riduzione degli organici, già varata con l’accordo del dicembre scorso, 300mila euro dalla riduzione dei tempi determinati e altri 370mila euro dall’unificazione del fondo di previdenza.
"Si parla di tagli – continua Galliard – da 800 a 1.000 euro sulle voci di stipendio, basta pensare che un lavoratore amministrativo avrà una sospensione del premio di produzione dai 600 ai 680 euro".