Casinò: i 6 milioni a rischio congelamento fino all’approvazione, a fine agosto, del bilancio

25 Luglio 2018

Non vogliamo fare la fine di Campione”. Lo spettro dell’apertura di una nuova procedura di licenziamento collettivo, se non addirittura del fallimento, torna ad alleggiare sulla casa da gioco di Saint-Vincent. A parlare apertamente dei due scenari sono i sindacati nell’incontro avuto questo pomeriggio con i capigruppo in Consiglio regionale. 

“Siamo qui non per battere cassa, ma a chiedere il rispetto degli accordi fatti con i lavoratori” esordisce Claudio Albertinelli del Savt. “Gli introiti sono drammaticamente in calo, l’accordo con De Vere fa acqua da tutte le parti”. 

Le organizzazioni sindacali si scagliano poi con il management. “E’ latitante perché evidentemente non ha le risposte che noi chiediamo di avere” sottolinea Tino Mandricardi della Uil. Sulla questione dei dati, mancanti, Vilma Gaillard della Cgil dice: “questo conferma la nostra impressione che laggiù le cose non funzionano con la giusta trasparenza”. 

I sindacati chiedono, quindi, al Governo regionale l’alternativa alla liquidazione della terza tranche da 6 milioni di euro. “Non vorrei che il 1° agosto ci dovessimo trovare ad impugnare l’accordo fatto con i lavoratori” minaccia Tommaso Auci di Ugl mentre Giorgio Piacentini della Cisl parla di “un film già visto quando, a seguito dei 43 milioni di euro non dati, si è aperta la procedura di licenziamento collettivo”. 

A rispondere in parte alle preoccupazioni dei sindacati è l’Amministratore unico Giulio Di Matteo, incontrato poco dopo dai capigruppo. 

“Noi ci stiamo attrezzando per attutire gli effetti negativi” di un'eventuale mancata erogazione della tranche –  ricorda l’AU –  “La situazione finanziaria di questa società è tesa. E’ ovvio che i 6 milioni di euro sono un elemento importante perché danno un respiro di natura finanziaria per il proseguo del piano”. 

Soldi che, in base a quanto ribadito dall’Assessore Aggravi, rimangono però congelati in attesa dell’approvazione del bilancio 2018, la cui approvazione slitta a fine agosto/inizio settembre. Anche se non tutti in maggioranza sembrano d'accordo.
Altra notizia che arriva dall'incontro con l'Amministratore unico riguarda l'aggiornamento del piano di ristrutturazione "con nuovi modelli e numeri". 

La stato di salute della casa da gioco, in base a quanto rappresentato dall'Amministratore unico, è grave ma non drammatico. “Siamo di fronte ad un paziente che è uscito dal coma, la cura funziona” dice snocciolando alcuni dati e previsioni. 

“L’Ebitda sul primo semestre 2018, che stiamo chiudendo, è positivo di 1,5 milioni di euro e una simulazione prospettica prevede per fine anno un + 4/5 milioni di euro”. 

Sugli introiti, Di Matteo parla di uno scostamento dal piano nell’ordine del 3/4% di circa 2 milioni di euro, In termini di minori incassi dovuto anche all’impossibilità di dar corso ad alcune azioni come ad esempio l’avvio del gioco online e virtuale. 

L’Amministratore unico non nasconde poi le difficoltà con il sistema bancario con affidamenti che si sono ridotti dai 17 agli 11 milioni di euro, anche per l’impossibilità di offrire ipoteche sul patrimonio, di proprietà della regione. Inoltre i 15 milioni previsti dal piano non sono arrivati. “La nostra società a livello bancario – sottolinea Di Matteo . si presenta con un braccio legato dietro la schiena”. In questo senso Di Matteo rivendica la garanzia fideiussoria di 7 milioni di euro prevista dalla Regione. 

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