Casinò in difficoltà: la casa da gioco tiene solo grazie ai servizi alberghieri

05 Settembre 2016

Continuano le difficoltà del Saint-Vincent Resort e Casinò. Se il report interno, redatto dagli amministratori della struttura, sul primo semestre gennaio-giugno 2016 della casa da gioco segna un lieve aumento dei ricavi proprio sui giochi (30milioni 656mila 452 euro, l'1,58% in più rispetto al 2015), ad emergere sono soprattutto i progressi dei servizi alberghieri.

Il Casinò insomma, al netto di maggiori ricavi (+801mila 248 euro, il 2,5%) e attraverso un corposo taglio delle spese – con quasi un 5% di forza lavoro in meno rispetto al primo semestre 2015 (da 772 lavoratori a 736, 36 unità in meno) con i dirigenti e i quadri che passano da 14 a 12, con 17 amministrativi e 22 tecnici in meno (crescono solo gli operai, passati da 189 a 194) – continua a boccheggiare. A salvare capra e cavoli sono appunto i Servizi alberghieri i cui ricavi, al 31 luglio, registrano un +6,41% (+409mila 821 euro) mentre la casa da gioco ha messo in mostra a fine luglio l'ennesimo segno negativo: -1,17% su tutti gli indicatori di performance (ingressi/cambiato/vincite) che grava per una perdita di 411mila 385 euro, con un -7,4% di ingressi a farla da padrone (erano 240mila 717 nel primo semestre 2015 ridottisi ora a 222mila 886). Non bastano quindi i pesanti risparmi operati dalla gestione Sommo-Scordato con 14mila euro in meno sulle assicurazioni dei dipendenti, 11mila 090 euro sul vestiario, 18mila 554 euro in spese di cancelleria in meno, 26mila 447 euro in meno di omaggi alla clientela, 61mila 963 euro contenendo il valore dei premi ma soprattutto con 123mila 214 euro risparmiati sul personale esterno per i tornei di Texas Hold'Em, 310mila 978 sulle commissioni Rabatteurs e 909mila 616 alla voce 'Commissioni ed altri costi'.

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