Casinò, l’Ugl convoca i lavoratori giovedì in assemblea
L’Ugl, unico sindacato a non aver firmato il verbale d’incontro con il Casinò, alternativo alle disdette, convoca per giovedì 1° ottobre i lavoratori in assemblea.
"Come ormai tutti conoscono – scrive in una nota il sindacato – l’azienda ha disdetta unilateralmente 60 anni di storia e accordi che hanno regolato le norme e soprattutto il salario dei lavoratori". Un atto arrivato, secondo il sindacato, con le stesse motivazioni presentate due anni prima quando i tagli al costo del lavoro furono di 6 milioni di euro. "Ancora oggi non si conosce il rendiconto di quella enorme cifra, frutto di sacrifici richiesti ai lavoratori" sottolinea l’Ugl.
"Oggi 11 milioni di euro sarebbero 11 ed il metodo consolidato è sempre lo stesso: tagli agli stipendi per i lavoratori con l’aggravante della minaccia della disdetta".
Il sindacato spiega di aver tentato di portare al tavolo unitario delle diverse proposte alternative "ma ciò non è stato possibile" e "anche le proposte di modifica concordate con le altre rappresentanze sindacali sono state poi ignorate".
Il sindacato contesta, quindi, il comportamento dell’azienda che "ritiene più semplice rimodulare un accordo che eroda il salario dei lavoratori, senza garanzia alcuna, ed essendo l’unico introito sicuro per fare cassa".
Critiche vengono mosse anche alla scelta di sottoporre l’accordo a referendum. "Chiedere ai lavoratori di votare, in modo che loro stessi siano artefici del loro destino e la decisione democratica di tagliare gli stipendi sia scelte dagli stessi lavoratori, senza colpa alcuna di chi li rappresenta". L’Ugl annuncia, quindi, di voler andare avanti con la diffida già effettuata.