Casinò, nel 2014 speso 1 milione di euro per i “porteurs”. Per il M5S sono “soldi buttati al vento”
"Nel 2014 la spesa complessiva per compensi erogati ai segnalatori di clientela che operano sul mercato nazionale ammonta a 1 milione di euro, per un totale di cinque collaboratori esterni". A svelare l’entità dei costi sostenuti dalla Casa da gioco di Saint-Vincent per i cosiddetti "porteurs" è stato oggi l’assessore regionale al Bilancio, Ego Perron, rispondendo in Consiglio Valle a un’interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle. La Casinò de la Vallée, infatti, ha stipulato dei contratti a provvigione con i "porteurs" ossia quei professionisti che favoriscono l’ingresso di giocatori particolarmente facoltosi con il metodo del "Casinò junket", veri e propri pacchetti turistici che offrono gratuitamente soggiorni, pasti e altri servizi.
"Vista l’assenza di risultati nel miglioramento della situazione finanziaria della Casa da gioco – ha dichiarato il Capogruppo del M5S Stefano Ferrero – riteniamo opportuno un attento esame di tutte le voci di spesa, così come sarebbe utile istituire una commissione di controllo interna all’azienda e un disciplinare che valuti gli effettivi introiti derivanti dall’attività dei porteurs".
Nella sua risposta, Perron ha spiegato che "l’attività di segnalatore, strategica per tutti i casinò di medie e grandi dimensioni, è fondamentale per l’acquisizione di nuovi giocatori e la loro successiva fidelizzazione, in quanto garantisce la presenza di clientela di elevato potenziale, proveniente soprattutto da zone geografiche non di prossimità. I compensi per la segnalazione sono fissi e vengono erogati per ogni presenza giornaliera del giocatore nella sala da gioco. Un apposito software, sulla base di una serie di dati che vengono tracciati da un reparto dedicato, elabora, nel rispetto degli standard internazionali, la resa giornaliera del giocatore. Il compenso ai segnalatori viene erogato su base percentuale rispetto alla resa teorica giornaliera automaticamente calcolata dal sistema".
Secondo Perron, "la redditività di questa attività commerciale rappresenta un importante apporto al fatturato totale con margini positivi per diversi milioni di euro. L’attività svolta dai procacciatori di clientela è costantemente monitorata e oggetto di valutazione da tutti gli organi di controllo aziendale e non rappresenta una criticità particolare sotto il profilo gestionale".
Il Capogruppo Ferrero ha replicato che "si tratta di resa virtuale del gioco, ma non esiste nessun controllo effettivo sulla redditività di questa attività commerciale. Anche in questo caso, a fronte di un 1 milione di euro per i "porteurs", più tutte le spese per i pacchetti gratuiti per questi grandi clienti, non sappiamo quanto giochino e quanto rendano. Soldi buttati al vento, che vengono distribuiti con disinvoltura, mentre si tagliano le spese per il personale".