Confindustria alza la testa: “Serve una Valle europea e tecnologicamente avanzata”
Dialogo, confronto e un impegno per un futuro più solido. Giancarlo Giachino, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, ha tracciato con questi temi le sue linee guida all’Assemblea generale degli imprenditori ieri, giovedì 18 luglio, nell’Aula Magna della caserma “Ramires-Battisti” di Aosta. L’obiettivo è “ripartire”, e disegnare un domani con meno incognite.
“Mi chiedo quale Valle d’Aosta troverà tra 20 anni chi nasce oggi – ha esordito Giachino -. La nostra è una preoccupazione dettata dall’instabilità politica che caratterizza da qualche anno la regione e dalle non scelte che l’instabilità porta a compiere. Sentiamo il bisogno di metterci al lavoro per costruire il nostro futuro consci che non abbiamo ereditato la nostra regione ma l’abbiamo in prestito dai nostri figli e dai nostri nipoti”.
La “questione giovanile”
Ed è proprio sui giovani che si sofferma il Presidente di Confindustria regionale: “Dopo molti anni i valdostani sono tornati a emigrare e sono soprattutto i giovani farlo per ottenere un migliore tenore di vita, per avere maggiori opportunità dal punto di vista lavorativo, di carriera. In realtà si tratta di una vera e propria ‘fuga’ ed i suoi numeri non parlano di futuro, non predicono la crescita ma ci parlano di un problema enorme: stiamo sprecando le competenze, le energie, l’entusiasmo e le speranze di un’intera generazione. Noi dobbiamo agire tutti insieme per una vera e propria inversione di tendenza”.
La strada verso l’“Impresa 4.0”
Giachino spiega poi che, nella strada verso la cosiddetta “Impresa 4.0”, “Come Confindustria VdA ci stiamo muovendo su diversi fronti” ma aggiunge “se le persone, le imprese e le stesse comunità non sono aperte e connesse tra loro e con il resto del mondo non possono dispiegare completamente il loro potenziale di crescita e di sviluppo”.
Insomma: “Dobbiamo tornare ad essere vicini alle esigenze del nostro territorio – prosegue – attraverso un continuo impegno nella vita culturale, educativa, artistica e nel sostegno ai meno fortunati”.
Poi passa la “palla” alla politica: “Noi siamo Confindustria e come tali non siamo né maggioranza né opposizione, né sovranisti né populisti. Siamo imprenditori che vogliono una Valle d’Aosta europea, tecnologicamente avanzata, dove l’economia circolare è sostenibile ed è il cardine di uno sviluppo armonico che punta all’efficienza energetica. È necessario riaprire i cantieri, sostenere gli allevatori, l’agricoltura, l’artigianato, il manufatturiero. Per noi l’impegno quotidiano è operare perché ci siano più competenze, più risorse finanziarie, più giovani”.
La politica raccoglie l’invito
“Tirata per la giacchetta”, la politica risponde all’invito di Confindustria. A partire dall’Assessore ai Trasporti Luigi Bertschy: “L’obiettivo è quello di ridefinire questo territorio e renderlo un luogo di sviluppo, di crescita, orgoglioso e che guardi al futuro con fiducia. In questo Confindustria ha dato dimostrazione di grande collaborazione, non lesinando critiche costruttive”.
Poi lancia la “volée”: “Siamo una piccola comunità che non deve aver paura dei giovani che escono ma di quelli che scappano.Dobbiamo preparare il loro rientro. È finito il periodo della ‘azioni spot’, a tampone, a rincorrerci. Vorremmo partire da questo Bilancio per dare una prospettiva con azioni strategiche. La norma delle Politiche del lavoro è del 2003, il Piano trasporti del 2014, dobbiamo aggiornarci. Entro fine anno il Piano delle Politiche del lavoro arriverà in Consiglio regionale. Servono investimenti sul trasporto, una strategia di investimento. Cercheremo di ridare valore alla parola ‘lavoro’”.
A fare eco al collega è Renzo Testolin, Assessore alle Finanze: “L’Amministrazione – ha spiegato – ha provato a dare un segnale di attenzione sostenendo finanziariamente le attività sul territorio con sgravi fiscali e mutui a tasso agevolato, e delle azioni per uno ‘snellimento’ delle istruttorie. Sono state stanziate risorse importanti in questo periodo per questi interventi, con riscontri positivi per le aziende valdostane che ne trarranno risultati importanti”.
Nel dettaglio più squisitamente politico scende invece, in chiusura, il Presidente della Regione Antonio Fosson: “Di fronte alla gravità di questo periodo si è trovata la capacità di confronto. È ora che si parta verso un percorso concreto di ammodernamento della ferrovia valdostana, di lavorare per i collegamenti e per una stabilità politica. Stiamo facendo di tutto per averla, intessendo rapporti con tutti e lasciando da parte alcune posizioni personali eper mettersi all’ascolto della classe imprenditoriale. È necessaria una strategia che comporti una sinergia e nuove condivisioni. Sono ottimista per il futuro, credo che un percorso di cambiamento sia partito e che si stia consolidando”.