Contributi, incentivi per assunzioni e investimenti e rinegoziazione mutui. Le ricette degli albergatori contro la crisi

30 Aprile 2020

“Una categoria compatta e determinata a superare la crisi”, che mette sul tavolo della politica cinque priorità.

A scriverlo è l’Adava – l’Associazione degli albergatori e Imprese turistiche della Valle d’Aosta – dopo il “tour virtuale” che il Presidente Filippo Gérard ha effettuato con i delegati territoriali e tutti gli associati dei comprensori turistici della Regione.

Gli incontri, a cui hanno partecipato in videoconferenza complessivamente circa 400 imprenditori del mondo dell’ospitalità valdostana, sono stati l’occasione per Gérard per fare un’analisi sul momento drammatico che sta vivendo il settore del turismo valdostano.

Incontri dai quali, si diceva, sono emerse le richieste e le proposte fatte all’amministrazione regionale a cui, in maniera pressoché unanime, gli associati hanno confermato il pieno e totale sostegno.

Le cinque priorità del turismo valdostano

“Nel presentare queste proposte che riteniamo essenziali per la sopravvivenza dell’intero sistema turistico regionale in questo momento di estrema difficoltà – spiega Gérard –. Siamo stati mossi dal principio di non lasciare indietro nessuno, dai più grandi ai più piccoli, siano essi alberghi, chambre d’hôtes, agriturismi che, oltre alla parte agricola, contribuiscono per ospitalità e ristorazione, ostelli, campeggi, rifugi alpini o bed&breakfast. Penso ad esempio proprio a questi ultimi che sino ad oggi, pur essendo riconosciti come strutture ricettive extralberghiere da una norma regionale, non avendo partita Iva e non avendo posizioni aperte presso l’Inps, non hanno potuto godere di alcun aiuto, neanche dei 400 euro destinati alle persone fisiche.”

 “Abbiamo apprezzato molto tutte le iniziative di sospensione dei pagamenti avviate sinora – chiude il Presidente Adava – ma adesso è urgente mettere in campo iniziative strutturali, dando risposte concrete e tangibili al mondo del turismo che contribuisce in maniera determinante allo sviluppo economico della nostra Regione e che al momento è sicuramente il settore maggiormente colpito e penalizzato da questa crisi epidemiologica”.

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