Coronavirus, sospesi i progetti di servizio civile
Le disposizioni per il contenimento dell’emergenza Coronavirus fermano anche i progetti di servizio civile.
Il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il servizio civile universale – sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri – scrive nel provvedimento che “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus covid-19 e in virtù della previsione di ‘evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori […], nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute’ si dispone la sospensione dei progetti di servizio civile sull’intero territorio nazionale e la conseguente sospensione dal servizio degli operatori volontari”.
Sospensioni che si applicano, allo stato attuale, fino al 3 aprile vista la “straordinarietà della situazione” come “ulteriori giorni di permesso straordinario per causa di forza maggiore, in aggiunta a quelli indicati dalle ‘Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale’ del 14 gennaio 2019”, si legge ancora nel provvedimento.
Una misura eccezionale e non prorogabile oltre il 3 aprile anche se “in funzione dell’evoluzione dell’emergenza in atto, il Dipartimento valuterà come trasformare poi lo strumento dei permessi straordinari, anche prevedendo, se necessario, una interruzione dei progetti ed una successiva eventuale riattivazione, laddove ce ne fossero le condizioni, con il recupero del periodo di interruzione”.
Per i “progetti di particolare e rilevante utilità”, funzionali cioè alla situazione di emergenza in corso, gli enti, una volta verificato che ci siano le adeguate condizioni, possono valutare la prosecuzione delle attività. In questo caso, acquisito il consenso da parte degli operatori volontari, devono darne tempestiva comunicazione al Dipartimento, affinché non si applichi la sospensione del progetto.
In particolare, gli enti sono tenuti ad inviare una comunicazione all’indirizzo mail emergenza@serviziocivile.it specificando nell’oggetto “Prosecuzione attività” e che contenga:
– il codice ente;
– il codice progetto originario;
– il codice progetto di destinazione (eventuale);
– il codice sede originaria;
– il codice sede di destinazione (eventuale);
– per ciascuna sede interessata, i nominativi degli operatori volontari impegnati.
Andrà inoltre specificatamente indicato se l’ente intende far svolgere agli operatori volontari il proprio servizio da remoto, anche presso le proprie abitazioni, così come se sono stati rimodulati gli orari di servizio giornalieri e/settimanali.
Nei casi in cui l’ente intenda invece rimodulare il proprio progetto per svolgere, sotto il coordinamento di un’istituzione pubblica che opera sul territorio, attività utili alla collettività connesse alla situazione di emergenza, deve inviare la comunicazione fornendo anche tutte le informazioni necessarie a conoscere quale sia l’istituzione coinvolta e quali le attività assegnate agli operatori volontari. Anche in tale situazione andrà preventivamente acquisito il consenso dei giovani.
La formazione
Per le attività di formazione generale e specifica è, allo stato attuale, autorizzata per tutti i progetti e in via preventiva la proroga di 45 giorni, compresa l’erogazione del “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” e quelle connesse alla compilazione e trasmissione del modulo F e alla compilazione del questionario di formazione generale.
Partenze all’estero e subentri
Sono, inoltre sospese, sempre fino al 3 aprile, tutte le partenze all’estero degli operatori volontari attualmente presenti nel territorio nazionale. Per loro viene applicata la sospensione del servizio e il riconoscimento del permesso straordinario. I volontari attualmente impegnati sul territorio estero proseguono invece regolarmente le proprie attività, “a meno di situazioni particolari – si legge nel provvedimento –, anche connesse al contesto del Paese di impiego, che l’ente deve tempestivamente comunicare al Dipartimento”.
Stessa sospensione, fino al 3 aprile, per i “subentri” – inizialmente previsti per il prossimo 16 marzo – e per gli “avvii in servizio”, sia sull’intero territorio nazionale sia all’estero.