Crollo assunzioni a tempo indeterminato in Valle, Cgil: “Fallimento del Jobs Act”

21 Ottobre 2016

"È un trend che denunciamo da tempo e che avevamo previsto soprattutto quello dei Voucher, segno di politiche per il lavoro totalmente sbagliate che non favoriscono la creazione di nuovi posti di lavoro, penalizzando fortemente i giovani". Così il Segretario Generale della Cgil Domenico Falcomatà commenta i dati sull'osservatorio del precariato diffusi dall'Inps.

Calano le assunzioni, soprattutto i contratti a tempo indeterminato che scendono del 32,9%. Crescono a dismisura i voucher, da gennaio ad oggi ne sono stati venduti 96,6 milioni e dopo la cancellazione dell'art.18, aumentano anche i licenziamenti per giusta causa.

"È un trend che denunciamo da tempo e che avevamo previsto – sottolinea Domenico Falcomatà – soprattutto quello dei Voucher, segno di politiche per il lavoro totalmente sbagliate che non favoriscono la creazione di nuovi posti di lavoro, penalizzando fortemente i giovani. Il Jobs Act sta mostrando tutti i suoi limiti e criticità. Proprio per questo motivo in questi mesi la Cgil ha portato avanti una campagna di raccolta firme per tre quesiti referendari mirati all'abolizione di alcune parti Jobs Act e, contestualmente, la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare sul lavoro, un nuovo Statuto dei lavoratori, la Carta dei Diritti Universali del Lavoro".

La Cgil ricorda di aver chiesto da tempo un confronto serio con la Giunta regionale. "L'economia valdostana si è troppo affidata alle casse della Regione – conclude il Segretario – e chi ha governato negli ultimi anni ha la responsabilità di non aver saputo disegnare un progetto di sviluppo per la Valle d'Aosta. Sono oramai anni che chiediamo un piano strategico condiviso con i principali attori economici e sociali. Ad oggi i risultati non ci sono, e i dati dell'Osservatorio sul Precariato confermano una stagnazione che ha bisogno di essere superata con vere politiche economiche di rilancio".

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